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Image by MARC RANGEL

NOI, PESO O RISORSA?

“I singoli devono prendersi le proprie responsabilità e contribuire per fare da apripista dal basso.” ciò dice Greta Thunberg in merito al cambiamento climatico. Ci chiede di preoccuparci dell’ambiente e agire subito. Non dobbiamo aspettare che la situazione peggiori, dobbiamo cominciare immediatamente a fare anche piccoli gesti, non porteranno alla trasformazione, ma potranno dare un aiuto contro il riscaldamento globale.

Non solo nel caso della crisi ambientale le persone devono, o almeno dovrebbero, accettare i propri doveri e prendersi le responsabilità. In molte situazioni, se non lo facessero, potrebbero essere per l’intera comunità un peso e non dare il loro contributo. La comunità ha bisogno di ogni singolo perché essa è costituita da tanti IO che formano un NOI. Se i singoli non la aiutassero e non facessero la loro parte, qualunque essa sia, la società potrebbe essere messa in difficoltà. 

Per esempio, i genitori di alcuni ragazzi che lasciano completamente liberi i propri figli di fare quello che vogliono e non si preoccupano di accudirli, creano problemi alla comunità. I ragazzi se non sono coscienti di ciò che non va fatto possono fare scorribande e danneggiamenti.

L’uomo ha bisogno di stare in una comunità, in cui ognuno accetti i propri doveri e si assuma le sue responsabilità. Se essa è organizzata e tutti danno il loro contributo, una persona si può creare la propria personalità e crescere come persona civile, ovviamente se lo vuole. 

Ad esempio, nel nostro piccolo, a Calvatone, dei diciottenni per due anni di fila hanno rotto la cesta al parco, non si sa se per volontà o per sbaglio, ma in entrambi i casi avrebbero dovuto dire al Comune che sono stati loro. Hanno fatto questa azione quando non c’era nessuno al parco. Qualcuno nelle case vicine li ha visti però dice che non è riuscito a riconoscerli. È probabile che li abbia riconosciuti, ma non ha agito per la paura di avere problemi. Alla fine la cesta del gioco è stata risistemata e i colpevoli l’hanno scampata. Le persone che hanno visto i colpevoli non hanno compiuto il loro dovere e non hanno dato il loro contributo per la comunità.

Invece Mirko Cazzato, un ragazzo che rientra tra i 10 studenti selezionati per il “Global Student Prize”, ha voluto fare qualcosa di concreto e ha cominciato partendo da piccoli gesti fino a creare “Ma basta”, un’organizzazione contro il bullismo; racconta:<<Non sono una persona speciale, sono un semplice ragazzo che ha creduto e voluto fare qualcosa di concreto per aiutare il prossimo. Mi sono creato il mio futuro con le mie stesse mani, come ci hanno insegnato a scuola.>>.  Mirko ha dimostrato che partendo dall’azione di una sola persona si può creare un gruppo che collabora per raggiungere il benessere di tutti. 

Anche nella mia classe la maggior parte degli alunni sta attenta alla lezione e compie il suo dovere, cioè di lavorare e di apprendere, altri studenti non vogliono e violano il diritto di tutti di imparare perché continuano a disturbare e litigare impedendo la concentrazione. Per fortuna ci sono ragazzi che tengono all’educazione e cercano di vaporizzare la situazione.

La società per essere organizzata ha bisogno di un soggetto o più soggetti che tengano le sue redini, che sorveglino la situazione. Però ognuno deve rispettare la comunità, perché ognuno può dare un vantaggio a essa.

Invece i “vandali” di Bozzolo danno solo dei problemi al paese, così da svantaggiarlo.

Come dice il Sindaco, è una situazione insostenibile e sono intervenute anche le forze dell’ordine. I servizi sociali cercano di fare progetti con loro, ma questi ragazzi non vogliono collaborare e vogliono continuare a fare danni.

Ci sono continue scorribande, si attende il disastro.

Un altro problema a Bozzolo è che si vede tutti i giorni gente che spaccia sotto l’edificio del Comune ed è diventata una normalità vederla. Ormai questi ragazzi sanno che nessuno impedirà loro di spacciare, quindi si spingono anche a farsi notare come segno di sfida.

Anche a Pontedera uno studente minorenne ha provocato il professore, che successivamente l’ha colpito con un pugno. Tutti gli altri ragazzi in aula guardavano e filmavano la scena. I compagni hanno fatto il “pubblico”. In questa situazione tutti i presenti nella classe hanno responsabilità, lo studente perché ha sfidato l’insegnante, il professore perché ha agito in modo violento e i compagni perché non hanno cercato di fermare entrambi. 

Non dobbiamo fare mai da pubblico in una situazione che richiede il nostro aiuto, non bisogna mai farsi indietro. Non importa se la situazione è grave o meno, dobbiamo sempre agire.

Parecchia gente per divertirsi deve rischiare, deve sentire il brivido della paura. I writers sono persone molto agili che di notte vanno a graffitare edifici, pareti e metropolitane. A volte i writers sono “due persone” diverse poiché di giorno fanno una vita normale, invece di notte diventano dei veri e propri fuorilegge. Essi cercano di superare i loro limiti, e si fa a gara su chi riesce a graffitare in luoghi più pericolosi e sorvegliati. Lo fanno per diventare famosi sotto un finto nome e per sfidare le regole.  

Giorgio Seniga

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