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  SOTTO LA LENTE DELLA STORIA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando ho visto questo affresco per la prima volta la cosa che ho notato subito è stato lo scheletro che, a cavallo del suo prode destriero defunto, sta brutalmente schiacciando tantissime persone innocenti e non. A destra vediamo altra gente che invece sta pregando la morte di ritardare il più possibile il suo arrivo inevitabile. Invece a sinistra vediamo uomini e donne che ridono e suonano vicino a una magnifica giornata, felici e spensierati nella loro ingenuità, non consapevoli della morte in avvicinamento. Infine in alto a destra si vede un cane rabbioso che sta, anche lui cercando di attaccare la gente, ma è fortunatamente trattenuto da un uomo, forse sta a rappresentare anche lui l’arrivo della peste.

Io credo che l’autore abbia voluto rappresentare in questo modo la peste perché la morte è molto democratica; per lei non esistono né ricchi né poveri, non esistono persone più o meno meritevoli di morire. Infatti sotto l’ammasso di persone travolte possiamo notare anche un papa, un re e dei pellegrini. Con questo dipinto il pittore voleva rappresentare l’arrivo della peste durante il medioevo e la sua velocità di colpire e uccidere un terzo della popolazione europea, una velocità che si può paragonare a quella di un cavaliere in sella al suo cavallo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In quest’altro dipinto il significato è molto semplice. Rappresenta la supremazia della morte sugli esseri umani. In questo dipinto, rispetto all’altro, non vediamo una morte aggressiva o minacciosa, ma bensì una morte quasi “allegra” che in modo molto tranquillo e beato porta tutti loro alla morte. Le persone che danzano insieme agli scheletri rappresentano, anche in questo quadro, ogni categoria sociale, dai ricchi ai poveri. Ovviamente non sono contenti di partecipare a questa danza, non contenti come invece lo sono gli scheletri. 




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quest’ultimo dipinto rappresenta, secondo me, un funerale. Si vedono 3 bare contenenti un re, un benestante e un povero. Al funerale partecipano molti nobili a cavallo, con i loro servitori dietro e con i loro molteplici animali. Credo che il pittore abbia voluto aggiungere anche un povero tra i 2 ricchi defunti, per far capire a coloro che sono ancora vivi che, la morte non guarda in faccia a nessuno e colpisce chiunque. Le persone a cavallo sembrano quasi distratte come se si stessero chiedendo cosa ci faccia un povero a quel funerale. Anche i cani sono molto perplessi e si stanno focalizzando solo su di lui. I serpenti, infine, che si stanno intrufolando nelle bare, secondo me vogliono significare il male e il veleno, quindi la morte.

CONCLUSIONI

 

Il dipinto che mi è piaciuto di più è stato “il trionfo della morte” perché è molto dettagliato e fa capire a pieno cosa stanno provando i personaggi del ritratto e anche le loro espressioni lo sono. La scelta di usare questi colori tetri e cupi amalgama il tutto in una atmosfera di sofferenza. 

 Asia Casilli

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