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OLTRE UN VELO

Iran, un paese shiita (“l'Islam sciita in arabo: شيعة‎, è un partito, fazione, ed è il principale ramo minoritario dell'Islam, che si trova principalemente in Iran, Iraq, Azerbaigian e Bahrein) sta respingendo e zittendo le voci di donne, uomini bambini che stanno lottando e protestando per la morte di Mahasa Amini, ragazza 22enne, di origini curde che è stata arrestata dalla polizia morale, (“che è una forza di polizia responsabile di vigilare sull'osservanza obbligatoria dei precetti e delle norme di comportamento di una determinata religione e delle norme della legge religiosa”); in seguito è morta, per motivi “di salute”, dicono i dottori, ma i genitori non sono d’accordo. “La famiglia di Mahsa ha sempre smentito che la ragazza avesse problemi di salute o che fosse stata operata in passata, e ha denunciato i poliziotti che l'hanno arrestata, chiedendo accesso a tutta la documentazione medica che finora non ha potuto visionare”. E questa donna per avere la propria libertà di scelta, e di non essere più oppressa da una repubblica “islamica” considerata dal popolo come una religione di: dittatura, silenzio, maschilismo, ecc… rischia la vita. La paura? Non è Islam: chi ha traumatizzato il proprio popolo attraverso questa arma, non si può definire paese islamico, Dio non vuole questo, quindi perché infangare il suo nome, perché infangare l'Islam, creando nelle persone stereotipi e pregiudizi, e con questo allontanare gli uomini da questa idea di vita, e oltre a ciò far odiare questa religione al popolo stessO? Un disonore, una vergogna, per qualcuno che crede realmente in questa religione, ed io credo che i peccatori non siano i protestanti ma bensì i politici di una repubblica islamica sporca, e non vera, che utilizza la religione come metodo autoritario, per mostrare il proprio potere, in cerca di un popolo ubbidiente, e silenzioso. L’islam è una scelta che non ti obbliga a fare nulla: è una religione che se ascoltata e seguita veramente, può portare a uno stile di vita affascinantissimo, è QUESTO il bello, perché da una scelta libera, nasce una fede più solida e sicura: più credente. Uno stato può essere una teocrazia, può definirsi islamico, basta che ne segua le regole, e l’islam corretto è quello dei sunniti, perché gli shiiti sono un ramo che non ha totalmente compreso il messaggio di dio. L’hijab è un abbigliamento che, se scelto di propria volontà, per una donna può significare la rappresentazione della propria religione, perché amata e approvata, o può significare simbolo di castità, cioè preservare il proprio corpo, la propria verginità, il proprio fascino, cosa bellissima, ma oltre a questo può portare anche a un lieve distacco dal mondo esterno, da occhi altrui, da un mondo inquinato; e quindi, il velo diventa come una bolla che protegge, che tiene in un posto sicuro tutelato da Dio. I genitori sono solo uno stimolo che ti porta davanti a questa importante scelta, non devono e non possono decidere al posto tuo, e nemmeno lo stato può. Melika Balali, (donna iraniana 22enne la che si è unita alla Scottish Wrestling Association, per la quale ha vinto l'oro nella gara femminile senior ai campionati britannici di Manchester), è libera di non mettere il velo, ha tutti i diritti di essere una lottatrice, e uno stato non può sopprimere la nascita di un talento come questo; il velo non deve essere una catena sulle ali delle giovani, ma deve essere un supporto. L'Islam ti permette assolutamente di essere una lottatrice perché libertà e Islam non sono gli opposti, ma sono due cose che vanno assolutamente d'accordo, se viste per la loro VERA faccia e realtà. Il rapper iraniano Saman Yasin, è stato arrestato dal governo iraniano, per aver "dichiarato guerra a Dio". Il governo inizia a toccare il fondo, perché attaccare figure pubbliche equivale a dichiarare guerra al mondo, in quanto personaggio molto famoso, ma oltre a ciò in certi casi può significare anche "uccidere uno, zittire 100". Ma che cos’è il Rap? Il rap è una musica, che spesso, attraverso la volgarità, parole forti, manifesta delle obiezioni, verso il mondo, la vita, lo stato. Di per sé il rap è una musica che in un Paese in cui manca la libertà, come l'Iran, è molto desiderata da parte

del popolo; per un motivo molto semplice: sentendosi oppressi da un regime, è per natura umana l’istinto di ribellarsi, ma non avendone i mezzi, si sfogano ascoltando una guida (il rapper), che la pensa come loro, e che parla, attraverso la musica, rappresentando tutte le voci soffocate. Saman Yasin sta rischiando la vita, in cerca di una libertà, che a parer suo, è oppressa dal regime islamico, quindi esso dichiara guerra a Dio, atto imperdonabile, che porta all'inferno. In questo caso uno stato islamico può agire in diversi modi, o mandarlo in un riformatorio per scontare la propria pena, chiedendo perdono a Dio, e facendo azioni (che ora non ho presente) per farsi perdonare; ma tutto questo solo nel caso in cui lui è d'accordo, ed è pentito dalla propria azione, se no, allora si procede con una multa; sono questi gli ideali dell'Islam. Tutto ciò vale per qualsiasi offesa a Dio (bestemmie, insulti ecc…), in quanto l’islam approva l'esistenza di altre religioni dentro al suo stato, ma non permette insulti, né alla sua religione né a quelle altrui. Oltre a Yasin e altri rapper, sono stati arrestati "migliaia di uomini, donne e bambini, tra cui difensori dei diritti umani, studenti, avvocati, giornalisti e attivisti della società civile..". Cosa hanno in comune? Sono persone acculturate, hanno la propria voce, che esprimono attraverso il proprio lavoro, e sono queste le persone che danno fastidio ai paesi come l'Iran, nazioni che guidano un popolo ignorante, per comodità. Però ci sono queste persone, che hanno una propria idea, e che non vengono guidate, ma guidano, e in questo caso rubano il posto ai politici, privandoli dei loro poteri e della loro autorità. Iran, come molti altri, non sta seguendo i voleri di Dio…

Sohaib Nasr Allah

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