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UNA MAGNIFICA TESTIMONIANZA 

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Il 15 ottobre 2022 le tre classi prime della Scuola secondaria di primo grado Scipione Gonzaga di Bozzolo hanno avuto la preziosa occasione di incontrare Padre Vittorio Bongiovanni, missionario saveriano, di origini mantovane, da anni impegnato a Kabala, in Sierra Leone, Stato dell’Africa occidentale. I temi trattati erano inerenti a più aspetti della vita in quel Paese: povertà, fame e in generale mancanza di diritti fondamentali. I suoi racconti ci hanno fatto molto riflettere e abbiamo pensato a quanto siamo fortunati rispetto a quei bambini.

La storia che ci ha colpito maggiormente è quella di una mamma che, dopo aver portato sua figlia a scuola, è stata scoperta dal marito. L'uomo, per questa scelta, le cacciò di casa entrambe e non volle più vederle. Un altro racconto che ci ha commosso è quello di una ragazza cui è morto il padre mentre la mamma era ammalata; per vivere vendeva medicine ricavate da piante. Il suo desiderio più grande era però quello di ricevere un’istruzione e, per questo, si avvicinava alla finestra della scuola per provare a seguire le lezioni. Altre testimonianze di diritti negati sono quelle inerenti alla libertà di religione, infatti si tende a condannare gli altri culti che non siano quelli locali. Il missionario bozzolese, invece, è stato vicino alle persone in quanto tali, non come fedeli, infatti non ha imposto il cristianesimo in una popolazione per il 92% musulmana. Un altro diritto negato è quello al gioco che, per esempio, viene vietato alle ragazze non avendo la possibilità di poter usare la bicicletta o di giocare a calcio. Il sacerdote, per contrastare questa discriminazione, organizza spesso tornei per entrambi i sessi. Ha inoltre mostrato una macchina giocattolo costruita da un bambino con i rifiuti trovati per strada. Il diritto all'istruzione è assente per la mancanza di scuole: per questo motivo, durante la sua vita, ne ha fondate più di cinquanta. Anche il diritto alla salute molte volte manca perché si tende a scegliere maghi e seguire credenze: infatti un altro racconto che ci ha appassionato è incentrato sull’apertura di un pozzo che, dopo alcuni mesi, è stato chiuso perché si credeva fosse maledetto. Tra gli oggetti che ci ha mostrato c'è una maschera usata come segnale nei percorsi più pericolosi: si dice che toccandola porti sfortuna. Padre Vittorio ha lottato anche contro il fatto che ci siano ancora oggi bambini soldato. Ma anche spose bambine, tanto è vero che è ancora usanza promettere in sposa bambine a uomini per risanare debiti. Uno dei problemi più gravi resta quello dell’alimentazione. Un esempio è quello di un’adolescente che, per colpa della fame, non riusciva a camminare e rischiava la morte. In Sierra Leone ci sono moltissimi serpenti; quelli commestibili vengono mangiati come carne bianca e a Padre Vittorio ne è stato offerto uno dopo aver aiutato un bambino. Incuriositi abbiamo chiesto come mai ci siano ancora tanti bambini in difficoltà: purtroppo le disuguaglianze continuano ad aumentare ed è necessaria maggiore solidarietà da parte di tutti per queste popolazioni. 

Ci siamo resi conto che il messaggio che ha voluto darci Padre Vittorio è di non dare nulla per scontato e che tutto è speciale e unico. La sua testimonianza ci ha colpito perché, nonostante potesse predicare in Italia, ha deciso di andare in Sierra Leone ad aiutare le persone in difficoltà e perché è felice anche del poco che ha, accogliendo pienamente il messaggio biblico rischiando addirittura la vita come quando è stato rapito dai ribelli. Un uomo davvero straordinario che ha saputo farci riflettere con la sua voglia di amare la vita e il prossimo.


Micheloni Alessandro

Romagnoli Giulia 

Mercado Stefany

Noureddine Yassine

Argiolas Cristian

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