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C'ERA UNA VOLTA L'ACQUA

 

 

 

 

 

 

Questa non è una storia o una fiaba. Il sogno di ogni abitante del Kenya è l’acqua. E in quei territori arsi dal sole che divora, l’acqua non si vede ormai da mesi. La mancanza di acqua fa morire di sete e di fame uomini e, prima ancora, animali. Le comunità e il bestiame sono deboli, le carcasse sulle strade portano malattie come la leishmaniosi e la febbre gialla. Gli abitanti dei villaggi si spingono sempre più lontano, in cerca di provviste per il bestiame, esponendosi a mille pericoli. Dal canto loro, le donne restano a casa con i propri figli, a loro volta rischiando altre insidie non meno gravi. Ma il cibo scarseggia e quel poco che riescono a procurarsi viene dato ai più piccoli. Non possono andare a comprare alimenti al mercato perché costa troppo. Negli ultimi sei mesi è piovuto raramente. Qualche misera goccia su un terreno bruciano. Il cerchio che si chiude. Il ciclo che termina; non per cause naturali, bensì per mancanza di risorse. La sofferenza, la lenta agonia, è la morte peggiore che creature innocenti possano subire. Uno sterminio inesorabile, silenzioso. Dietro queste immagini destinate a turbare che le guarda, così come hanno turbato noi, ci siamo noi con i nostri comportamenti, con la nostra corsa sfrenata verso un progresso sempre più grande.  Nel frattempo, in zone come il Kenya non si torna più indietro. Solo in questi ultimi sono morti più di 1200 animali, tra zebre ed elefanti. Questi dati fanno venire i brividi.

La situazione è critica e non si può continuare così. Sono informazioni che vengono ripetute costantemente, ma non si fa nulla di concreto per cambiare. Ancora adesso non ci stiamo battendo quanto dovremmo per questo problema. La siccità è rimasta la stessa, e continua a opprimere animali ed esseri umani, fino alla morte. Vedere carcasse di animali morti di sete è diventata un’abitudine quotidiana, persino normale. È così strano che in Italia, come in tutta Europa, si abbia una mentalità così diversa dalla loro: per noi le belle giornate sono quelle soleggiate, mentre da loro il bel tempo è quando finalmente piove dopo mesi di siccità. Nessuno si salva. Il riscaldamento globale comprende tutto il mondo, compresi noi. Ormai diamo per scontato avere acqua a bassi costi, invece per gli abitanti del Kenya l’acqua vale come oro, se non di più. Gli animali scappano dal proprio habitat per cercare cibo, ma spesso e volentieri muoiono durante il percorso. Dobbiamo spostare l’ago della bilancia. Abbiamo rimandato l’inevitabile per troppo tempo: impegnarsi per utilizzare le nostre abitudini con le bottiglie di vetro e gli imballaggi in carta non basta più

Casilli Asia

Baboni Rachele

Fazzi Edoardo

Biagi Mattia

Salami Filippo

Nardi Tommaso

Riondino Ruggero

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