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Giusto o sbagliato?

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Pena di morte: favorevole o contrario?

A scuola abbiamo parlato della Rivoluzione francese. Durante questo periodo moltissime persone sono state condannate a morte e giustiziate con la ghigliottina. Questo ci ha fatto riflettere relativamente alla pena di morte, ancora oggi applicata in diversi stati. 
La pena di morte è una pena che viene inflitta a seguito di una condanna per un crimine molto grave, solitamente l’omicidio. Nel passato questa pena capitale era molto utilizzata; con il passare del tempo però questo tipo di condanna è stata contrastata da molti e, oggi, sono molte le associazioni che si schierano contro questa pratica. In classe per esempio abbiamo visto il sito di una di queste associazioni, probabilmente la più importante e sicuramente la più nota, Amnesty International. Sulla prima pagina del sito si legge: “Ogni ingiustizia ci riguarda. Siamo un movimento di persone determinate a creare un mondo più giusto, in cui ogni persona possa godere dei diritti umani sanciti dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani.” E il primo dei diritti umani è sicuramente il diritto alla vita. E in un altro parte del sito ancora: “La pena di morte è una violazione del diritto alla vita, proclamato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. È l’estrema punizione crudele, inumana e degradante” 
Chi è favore della pena di morte sostiene che questo sia l’unico modo per dare giustizia a chi ha subito un atto di violenza molto grave o ai suoi familiari; chi invece è contrario ritiene che nessuno abbia il diritto o il potere di decidere sulla vita e sulla morte di qualcun altro. E inoltre, uccidendo una persona, anche se ha commesso omicidi o crimini violenti, non diventiamo anche noi assassini? Senza contare che, essendo umani è nella nostra natura sbagliare e il rischio di condannare a morte un innocente è sempre possibile. Alcuni poi ritengono che tutti abbiano diritto ad una seconda possibilità 

 

 

 

 

 

La pena di morte nel mondo:      Abolita per tutti i crimini      Riservata a circostanze eccezionali (come crimini commessi in tempo di guerra)      Disapplicata da tempo      Utilizzata in via ordinaria 

È difficile decidere se essere a favore o contrari alla pensa di morte: da un punto di vista razionale è giusto essere contrari ma quando sei coinvolto, quando un tuo caro è vittima di qualche violenza, è molto difficile essere razionali e la prima cosa che vuoi fare è colpire, far soffrire, uccidere chi ha fatto del male a qualcuno a cui vuoi bene. Come soluzione alternativa si potrebbe pensare ad un ergastolo molto duro in carceri senza alcuna comodità, in isolamento, senza possibilità di vedere nessuno.
                            
Riccardo IIIA, Michael IIIA, Sahara IA, Andrea IIIB

 

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