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IN... E OUT...

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Parlare tra compagni sembra facile perché si discute di giochi online, di feste organizzate insieme, di compiti da svolgere… ma noi con “parlare” intendiamo sapersi sfogare tra amici su questioni abbastanza pesanti come un problema passato a causa del bullismo, come una tua esclusione da un gruppo e altre vicende forse ancora più gravi. È probabile che qualcuno queste esperienze non le abbia vissute, ma parlarne con un coetaneo, per capire le emozioni e i sentimenti provati da lui, può essere, anzi lo è, educativo perché può aprirti ad un mondo diverso e quindi ti aiuta a girare le cose in un altro modo. Per questo vogliamo approfondire l’argomento, per coinvolgervi in questa discussione che partita dalla classe, si espanderà in tutta la scuola.

Partì tutto da una lettura in classe intitolata “IN E OUT “. Parlava di questa ragazza semplice e amichevole che stava molto bene nella sua classe, finché non arrivò “la strega  ” :una coetanea che non accetta le abitudini degli altri e quindi modifica tutti i gruppi facendo nascere così le persone IN e ovviamente quelle OUT. La fine del brano non ve la raccontiamo perché vorremmo che la immaginaste come voi voliate. Successivamente, in classe, ci siamo chiesti

  • Ma noi facciamo le stesse cose?

  • Ci comportiamo così maleducatamente anche noi?

  • Se sì, ma perché?

  • Se notiamo questi comportamenti, interveniamo?

  • Nella nostra scuola, è mai capitato?

 

Quindi per rispondere a queste domande è bastato un semplice testo che esprimesse tutte le nostre considerazioni e che si intitolasse appunto:

COSA TI FA SENTIRE IN O OUT RISPETTO AD UN GRUPPO?

Il concetto che da tutti noi è stato raccontato è la selezione di amici in base a motivi insensati e privi di significato. Secondo noi per essere IN (cioè partecipare ad gruppo che ti accetti per i tuoi pregi e i tuoi difetti) devi innanzitutto rispettare gli altri non solo per essere educato ma anche per mantenere questo comportamento al di fuori del gruppo, devi inoltre avere personalità per proporre idee o diversi punti di vista che possono essere utili a tutti i membri per modificare la propria opinione o, meglio ancora, arricchirla. Un ‘altra cosa molto importante è lo stare insieme, sembrerà banale anzi “scontato” ma in realtà non lo è. Perché? Semplicemente perché essere uniti significa avere interessi comuni, passioni quasi uguali, ma soprattutto saper accettare gli altri come sono e non giudicarli su cose senza senso solo per umiliarli.

 

Quando, al contrario sei OUT, è perché vuoi appunto essere superiore agli altri pensando di essere (persona che guida, che vuole comandare)

Secondo noi tutto ciò è assurdo, non e possibile che ci siano esclusioni basate sulla moda che applichi nei tuoi vestiti, sulla passione che metti quando studi, sugli sport che pratichi… Noi crediamo che se il mondo prima di queste nuove generazioni era pressoché in pace è perché non esisteva la tecnologia, non c’erano i social, non si potevano fare SELFIE (perché anche questi ormai sono diventati dannosi) ecc.

Qui da noi ormai il rispetto è svanito, è stato sotterrato poco tempo fa da persone poco buone e finché non si avranno ruspe di quelle ultra potenti non verrà fuori. Ecco perché è importante discuterne, sfogarsi, capire il perché di alcune azioni e non, per vendetta, rifarli. Se c’ è un modo per procurarsi i vari pezzi di quelle ruspe è solo questo. Dobbiamo impegnarci e insieme

“ SOLLEVEREMO IL MONDO “

 

 

Per unire questi concetti, insieme ad altri argomenti come ad esempio la nostra aula, si è realizzato un diario di classe. In questo si scrivono pensieri, desideri, esperienze vissute… come funziona? Ogni giorno un alunno è responsabile del diario nel quale deve scrivere una pagina a sua scelta. Sara utile? Secondo noi sì perché ci aiuterà ad esprimere i nostri sentimenti e le nostre emozioni ed inoltre sapremo confrontarci a vicenda.

Una pagina di diario tipo è:

 

Caro diario,

oggi volevo parlarti della nostra classe. Finalmente, dopo le vacanze natalizie, sono arrivati i nuovi banchi. Da circa un mese li vedevamo nell’atrio centrale e in più non sapevamo a chi fossero diretti. Insomma un’ansia pazzesca, ma per fortuna ci sono e adesso abbiamo una super aula anche se la lim ha purtroppo 15 anni ed è scoppiata la lampadina. Tutto ciò è dovuto dalla scuola che non permette ai ragazzi con problemi fisici di recarsi al piano superiore nel quale, oltre che esserci aule a disposizione, è fornito di laboratori interessanti ed educativi. Speriamo che andando avanti si riesca a modernizzare tutto l’ istituto compresa la nostra aula.

A presto!

Gabriel e Martina

 

Progetto presentato da Solomon Gabriel e Bettoni Martina

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