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INTERROGARE L'ARTE

 Ciao a tutti. Siamo i bambini della classe IIIA della Scuola Primaria di Bozzolo.                                                                  

Abbiamo il piacere di raccogliere in questo lavoro le storie elaborate a coppie, a piccoli gruppi, durante l’attività di scrittura creativa a partire dall’analisi di alcuni capolavori di Chagall.

                                                                                      

BUONA LETTURA!!!!!

       

                                                                    Marc Chagall    IL VIOLINISTA

Anno di realizzazione: 1913

ANALISI DEL QUADRO

                          

  PERSONAGGI: un violinista, un angelo, tre persone con abiti colorati

OGGETTI:  un violino rosso e giallo, due sinagoghe, sette case di legno, un albero azzurro.

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AMBIENTE  

E’ raffigurato un paesaggio coperto di neve.  Ci sono sette case di legno e due sinagoghe, una in alto a sinistra e una a destra del violinista.  E’ molto grande quella a destra.  Una casa è sotto il piede del violinista. Un piede del violinista appoggia su un prato verde e giallo.                                                

 

DESCRIZIONE

 Un violinista con la faccia verde suona un violino in un paesaggio coperto di neve.  Il suo  piede sinistro è appoggiato sul tetto di una casa e l’altro tocca un prato verde e giallo. Tre piccole figure osservano il grande violinista con sguardo stupito. C’è un albero fiorito. E’ spuntato per magia mentre il violino diventava  giallo.

 

 

SIGNIFICATO

La  musica del violino trasmette magia. Fa dimenticare  l’inverno .e  fa spuntare nelle neve un albero azzurro  perché è grande il desiderio della   primavera.  Chagall amava molto i violinisti.

                                                                           

Liberamente da “ Il violinista”

Nella città di Vitebsk , in Russia, viveva un musicista chiamato Moishe Chagall . Un giorno trovò nella soffitta della sua casa un violino. Si mise subito a suonare una dolce melodia.  L’inverno attorno a lui diventò primavera. Alcuni animali iniziarono a parlare, mentre gli uomini che lui conosceva cominciarono a fare i versi  di cani, gatti. Un giorno cambiando melodia la pioggia lasciò immediatamente posto al sole. Ancora Moische non aveva capito che il violino che suonava era magico, quando un pomeriggio accadde una cosa strana.  Mentre suonava in un prato, dall’erba cominciò ad uscire della lava. Spaventato cambiò melodia e tutto ritornò come prima. Non credeva ai suoi occhi. Una sera Moishe ritornò a casa da una passeggiata.  La mamma in cucina stava per tagliare il gatto, lo zio batteva l’archetto del suo violino contro il muro e produceva della musica.  Moishe era spaventatissimo. Quella notte sognò  Maysherol, il più grande violinista della Russia.

Gli disse :<< “Fai fagotto” e scappa. Porta con te il violino magico. Ti servirà!>>.  Sempre nel sogno Moishe si trovò nella casa di un pittore famoso che amava i violinisti. Si chiamava Marc Chagall. Cominciò a suonare sul tetto della sua casa. Improvvisamente  cominciò a diventare grande, grande. La sua faccia era diventata verde. Batteva con ritmo il piede destro sul tetto mentre il violino diventava sempre più giallo come l’oro.

Quando smise di suonare, il violinista  diventò normale.  Al risveglio Moishe decise di cambiare il suo nome.  Era diventato Marc Chagalle, il più grande violinista di Vitebsk.

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Caterina Canevari, Alessio Ramirez,

classe IIIA Scuola Primaria di Bozzolo

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