top of page

QUADRI PER IMMAGINARE...

Dopo aver visitato la mostra di Chagall a Mantova ed aver osservato con attenzione alcuni quadri del noto pittore, noi alunni di classe 4^ abbiamo immaginato di conversare con i personaggi ritratti.

 

 

LA PASSEGGIATA
Nel lontano 1941, andai a passeggiare nella campagna russa vicino alla cittadina di Vitebsk. 
Dopo qualche minuto incontrai un uomo che indossava una giacca nera; in una mano teneva un uccellino e con l’altra una donna, che suppongo fosse sua moglie.
La donna era vestita con un abito di un rosa marcato con sopra delle decorazioni a fiori ed era talmente felice che si mise a volare.
Mi feci coraggio e chiesi loro:
- Come vi chiamate?
La donna incuriosita si presentò:
- Salve! Mi chiamo Bella e tu?
- Mi chiamo Angela e vorrei sapere perché… svolazzi per il cielo.
Bella timidamente rispose:
- Perché sono felice di avere Marc Chagall come fidanzato.
Sempre più incuriosita le domandai:
- Perché il tuo fidanzato tiene in mano un uccellino?
- Perché è il simbolo del nostro amore.
Chagall continuò:
- Domani per noi è un giorno speciale, ci sposeremo.
Io stupita dissi loro:
- Vi faccio i miei più sinceri auguri per un futuro felice insieme.
Contenta di aver incontrato il grande pittore Chagall e la sua amata, continuai la mia passeggiata nella campagna russa.
GAIA CAMPORESI

 

 

​

 

LA FINESTRA NELLA DACIA
Il 31 ottobre sono andata a Mantova con la mia classe a vedere la mostra di Marc Chagall. Con la guida ci siamo soffermati davanti ad un quadro che si chiama “La finestra nella dacia”.
Questo quadro ritrae Chagall insieme a sua moglie Bella mentre sono davanti ad una finestra, intenti ad ammirare un bosco di betulle.
Mentre stavo guardando questo bellissimo quadro la mia fantasia ha cominciato a viaggiare…
Mi sono ritrovata in quella dacia insieme a Chagall ed a sua moglie, mentre ascoltavo i loro discorsi…
Anch’io guardavo fuori da quella finestra ed ammiravo quel bellissimo bosco di betulle… mi sentivo tranquilla e serena.
Mentre loro parlavano io ho pensato di curiosare dentro a quella bella casetta, quando… l’improvviso richiamo della guida mi ha fatto uscire da quel fantastico mondo e ho continuato il percorso di visita alla mostra con la mia classe.

ILARIA GRAZIOLI

​

 

 

IN VOLO SULLA CITTÀ 
 

Un giorno andai a Vitebsk, c’era molta nebbia. Mentre passeggiavo alzai lo sguardo e vidi una donna ed un uomo che volavano abbracciati, incuriosito chiesi loro:
- Chi siete e cosa fate lassù nel cielo?
- Siamo Marc e Bella Chagall e siamo quassù perché la nostra grande felicità ci rende così leggeri da farci volare.
- Cosa vi rende così felici?
- Mia moglie aspetta un bambino! – rispose Chagall.
Io continuai:
- Mi fa molto piacere, è una bellissima notizia, sapete già come chiamerete il vostro bambino?
- La chiameremo Ida.
- È un bellissimo nome. – dissi io – Ora vi lascio continuare la vostra passeggiata. 

 

​

    


IL VIOLINISTA
Nel 1917 in una giornata di sole, stavo passeggiando per Vitebsk e mentre camminavo incontrai un violinista che stava suonando. 
Subito gli chiesi: 
- Ti piace suonare il violino? Ha un suono così triste…
Il violinista sorridendo mi rispose:
- Certo che mi piace!
Io continuai con molta curiosità:
- Perché?
Lui proseguì:
- Perché per me ha un suono dolce, è bello da vedere ed è divertente da suonare.
- Di solito quando lo suoni? – gli domandai.
- Lo suono quando sono felice, quando non ho niente da fare ed anche quando sono triste.
Lo salutai e me ne andai felice di averlo incontrato.

JOSE VARUGHESE

​

​

​

 

​


SOPRA VITEBSK
Stavo camminando per una strada innevata di Vitebsk quando ad un certo punto vidi un uomo che volava sopra i tetti delle case.
- Cosa sta facendo, signore? – gli domandai incredulo.
- Sto cercando di ritrovare una foto che mi è uscita dal sacco. – e continuò – Mi aiuti a cercarla?
Io annuii; mentre lo aiutavo gli domandai come si chiamava.
- Piateck. – mi rispose.
Dopo molte ricerche riuscii a trovare la foto scomparsa e gliela diedi. Lui mi ringraziò e ci salutammo, poi me ne ritornai a casa un po’ frastornato. 
Secondo me è stata la giornata più strana che ho vissuto finora.

 

JACOPO SORAGNA

​

 

 

 


La visita alla mostra di Chagall ci è piaciuta moltissimo, tanto che abbiamo pensato di organizzare una mostra tutta nostra, ispirandoci a quella che avevamo visitato. 
È nata così “Chagall secondo noi”. 

​

Abbiamo iniziato disegnando alcuni dei suoi celebri quadri, che poi abbiamo colorato con tempere, pastelli, acquerelli, pastelli a cera o usando il collage.

bottom of page