HOLDEN, COSIMO ED ALTRI RIBELLI
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Riflessione a margine delle letture di alcuni capitoli tratti da "Il giovane Holden" di Salinger ed una pagina tratta da "Il barone rampante" di Calvino.
Nei due testi letti si parla dell’adolescenza. Questo periodo della vita, ognuno di noi lo affronta in maniera del tutto personale, ma con tantissime affinità in comune; è un periodo in cui ci si vuole ribellare alle regole, ci si crede ormai adulti e liberi di fare le esperienze da soli senza chiedere il permesso a nessuno.
Io personalmente credo che le regole vadano rispettate ad ogni età e in particolar modo durante l’adolescenza, perché non siamo adulti, non abbiamo esperienza e soprattutto dobbiamo imparare ancora “come stare al mondo”. Le regole della mia famiglia, della scuola e degli educatori in generale le rispetto sempre perché so che di queste persone mi posso fidare e se mi danno una regola, anche se questa mi limita o mi impedisce di fare quello che voglio, è per il mio bene. Altro discorso vale per le regole che ci sono tra compagni, queste non sempre le rispetto, per rispettarle devono andare d’accordo con il mio pensiero.
Dagli adulti cerco sempre di imparare perché sono consapevole che sono più esperti di me. Dei miei genitori in particolare mi fido ciecamente perché per loro il mio bene è la cosa più importante e le regole che mi danno le osservo sempre. Nel caso poi io non sia d’accordo con loro mi fermo a chiedere il perché cercando di capire il loro punto di vista o, in casi rarissimi, far cambiare loro idea portando le mie spiegazioni.
Certo è deludente a volte non poter fare ciò che si vuole. Ad esempio voler uscire fino a tardi la sera mentre si deve rispettare il “coprifuoco” imposto e magari è proprio quando si deve rientrare che ci si sta divertendo di più. A queste situazioni finora ho reagito sbuffando un po’, rassegnata, ma non ne ho fatto una “tragedia” perché capisco anche che per ogni età c’è un limite da rispettare. Non sono una ragazza che si ribella, almeno per ora, e devo essere anche sincera nel dire che trovo sempre un compromesso con i miei genitori o una spiegazione molto valida ai loro rifiuti. Non nego che, a volte, i miei genitori mi fanno le cosiddette ramanzine, ma questi rimproveri mi fanno crescere di questo ne sono certa e dagli errori si impara sempre. Sono grata ai miei genitori, e agli adulti a me vicini, perché fin che ci sono loro i miei errori hanno meno conseguenze perché loro mi aiutano ad evitarli o a rimediare, inoltre i loro consigli mi aiutano a diventare adulta.
Non sempre mi trovo in sintonia con i miei coetanei, specialmente con alcuni di loro che agiscono con gesti e parole che non fanno parte del mio essere. Per fortuna gli amici si possono scegliere. Quando parlo di gesti e parole mi riferisco a ragazzi che compiono danni, piccoli come scrivere sui muri o grandi come rompere cose, bestemmiano o compiono altri atti che servono a loro per sentirsi grandi ma invece li rendono più piccoli e stupidi.
Con le mie amiche, quelle che frequento, mi trovo bene anche se non è sempre stato così. Tra di noi più o meno la pensiamo allo stesso modo ed abbiamo famiglie che danno le stesse regole, quindi nessuno si sente inferiori o superiori alle altre. Cerco di non deludere nessuno, anche se a volte senza volere succede. Mi impongo quando credo ne valga la pena e mi batto per le mie idee.
Dei due personaggi, protagonisti delle letture, penso di avere più affinità con Holden il protagonista del libro - capolavoro scritto da Salinger. Holden è un personaggio che non ama stare in mezzo agli altri ed io, come lui, tendo ad isolarmi se non mi trovo a mio agio con le persone che mi stanno vicine, anche se questo accadeva molto più frequentemente prima e adesso sto migliorando. Isolarsi infatti non fa risolvere i problemi. Come Holden, che dimentica le attrezzature di schema in metropolitana, mi è successo di essere stata esclusa magari perché non ho ancora alcuni social che altri hanno e con cui chattano o si scambiano post. Io non potendolo fare sono stata esclusa: ci sono rimasta male ma me ne sono fatta una ragione e sono andata avanti proprio come Holden.
Se avessi la possibilità di incontrarlo gli domanderei subito cosa cambierebbe se potesse tornare indietro e rivivere determinate situazioni come quella di rimanere sulla collina a guardare la partita anzichè essere insieme agli altri. Gli domanderei anche cosa vorrebbe fare e/o avere per essere veramente felice.
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Alessandra Gazzi