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GIOCHI DI RUOLO, CHE PASSIONE!

 

 

 

 

 

 

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Introduzione

 

Il gioco di ruolo, è una tecnica simulativa che richiede ai partecipanti di svolgere, per un tempo limitato, il ruolo di “attori”, di rappresentare cioè alcuni ruoli in interazione tra loro, di mettersi nei panni di… di far acquisire la capacità di impersonare un ruolo e di comprendere in profondità il punto di vista dell’altro.

Questo permette essenzialmente uno sviluppo delle capacità comunicative e di gestione di relazioni interpersonali; comprendere le ragioni degli altri e imparare a mediare.

 

Nei panni di…

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Ciao, sono la mamma di Cappuccetto Rosso e vi voglio dire alcune riflessioni sulla storia di Cappuccetto Rosso.

Mia figlia è una brava bambina, mi aiuta sempre nelle faccende domestiche, in cucina a preparare dolci per la nonna; ma ha un difetto non ascolta le mie raccomandazioni. Le ho ripetuto più volte di non abbandonare mai il sentiero grande del bosco, di andare sempre dritta e di non ascoltare nessuno, così non avrebbe fatto brutti incontri. E invece lei mi promette che farà quello che le dico e poi si mette a conversare con il lupo. Avete capito bene ho detto il lupo e oltretutto lo trova anche simpatico. Così si fa abbindolare dal furbacchione e gli racconta tutto: dove sta andando, l’indirizzo della casa della nonna, le sue condizioni di salute, e accetta anche dei consigli come portarle un mazzolino di fiori e seguire una scorciatoia per arrivare prima. Mia figlia è troppo ingenua e crede a tutto quello che le dicono. Menomale che da quelle parti passò quel brav’uomo del cacciatore che salvò nonna e nipote. Gli devono fare un monumento per il coraggio e speriamo che Cappuccetto Rosso abbia imparato qualcosa da questa brutta vicenda.

Vi saluto bambini. Un bacio e mi raccomando seguite sempre la via diritta e non lasciatevi incantare dagli adulatori.

 

Ciao bambini, io sono la nonna e vorrei raccontarvi quello che ho pensato durante la storia.

Mia nipote è molto credulona, infatti ha spifferato il mio indirizzo al lupo che è venuto a casa mia ingannandomi, facendo la voce di mia nipote, poi mi ha ingoiata e sono scivolata nella sua pancia. Faceva molto caldo. Poi è arrivata anche Cappuccetto Rosso e non si riusciva a resistere non c’era abbastanza spazio.

Per fortuna il cacciatore ha sistemato il lupo e ci ha salvate.

 

Ciao bocconcini prelibati, sono il lupo e voglio spiegarvi le mie ragioni, non potete sempre accusarmi di essere cattivo, brutto, spaventoso e affamato. È colpa mia se mi piace mangiare carne fresca e succulenta? O meglio la nonna non era tanto fresca era un po’ vecchiotta ma Cappuccetto Rosso era proprio buona. Dopotutto non posso andare contro alla mia natura di lupo… quando la fame chiama io rispondo subito. Attenti bambini!

 

Sono il cacciatore, sono forte e quasi invincibile. Non sopporto i prepotenti, soprattutto se si chiamano lupi. Conoscevo bene la nonna e andavo spesso a trovarla per vedere se aveva bisogno di qualcosa. Quando ho sentito russare in quel modo dalla finestra, ho pensato subito a brutte cose, ho imbracciato il mio fucile e sono entrato. Avevo paura di sparare perché potevo uccidere qualcuno e così ho preso un coltello ho tagliato la pancia e ho salvato la nonna e la bambina. Poi mi è venuta l’idea delle pietre e così ci siamo sbarazzati di quel brutto lupastro.

 

Ciao, sono il papà di Hansel e Gretel, a quel tempo ero povero, la brutta matrigna mi aveva convinto ad abbandonare i miei figli nel bosco, sono proprio un ingenuo, lei pensava solo a sé stessa, e menomale che sono ritornati, ma mi sono fatto abbindolare ancora dalla matrigna, loro però non sono tornati subito e io non facevo che piangere.

Dopo pochi giorni morì mia moglie, ormai avevo perso tutte le speranze quando un giorno sentii bussare. Erano i miei adorati figli, io piansi di gioia, quella brutta strega era stata battuta da Gretel. Mi si aprirono gli occhi quando i miei figli svuotarono le tasche piene di gemme preziose, così fummo felici, contenti e ricchi!

 

Io sono la strega, oggi ho visto due bambini paffutelli che mangiavano la mia casetta fatta di focaccia e di torrone. Mi sono subito precipitata lì, per invitarli nella mia dimora per una golosa merenda. Loro in preda alla stanchezza si sono addormentati. Io toccai le guance per capire chi era il paffutello, era Hansel, allora lo rinchiusi in una gabbia. Controllavo ogni giorno se era ingrassato tastandolo, perché la mia vista non funziona molto bene; lui, furbissimo, mi dava sempre un osso al posto del dito.

Alla fine mi sono stancata e ho detto: <<Grasso o magro domani ti mangerò!>>. Chiesi a Gretel di mettere il pentolone sul fuoco ma non ci riusciva allora lo feci io ma lei mi spinse con tutta la forza che aveva e io ci finii dentro. Maledetti bambini!

 

Ciao, sono Polifemo, un giorno uno straniero con i suoi uomini si presentò davanti alla mia grotta e subito io divorai due uomini. Lo straniero mi diede da bere del buon vino, poi gli chiesi il suo nome e lui mi rispose: <<Nessuno>>, bevvi il vino e mi addormentai. Mi avevano imbrogliato, infatti avevano costruito una lancia arroventata e me la lanciarono nell’occhio. Io rimasi cieco e gemetti dal dolore. Dissi che era stato Nessuno ma non mi credettero e la fecero franca. Poi la voce del mio carnefice mi disse che era Ulisse, il re di Itaca e io invocai mio padre Poseidone per farmi vendicare.

 

Io sono Circe, una donna bellissima.

Un giorno una barca di uomini si avvicinò al mio palazzo e io trasformai alcuni uomini in porci poi arrivò il loro capo, ma non riuscii a trasformarlo in un animale perché probabilmente era protetto da qualche dea. Scoprii che era Ulisse e me ne innamorai. Rimase con me un anno intero ma poi il richiamo della patria e della sua famiglia fu più forte del mio amore e così mi lasciò sola e io lo avvisai che doveva superare molte disavventure prima di arrivare alla sua amata isola di Itaca.

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Testi prodotti dagli alunni di classe V A e B

Scuola primaria Rivarolo Mantovano

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