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Cyberbullismo: parliamone insieme!

Lunedì 8 ottobre dalle ore 10:00 fino alle ore 11:00 è venuto a scuola,in aula magna, l'ispettore Zardi, un signore della polizia postale che ci ha parlato di vari argomenti legati al cyberbullismo, come ad esempio l'uso del telefono. Ci ha detto di non postare foto in cui siamo senza indumenti,perché come noi sappiamo ci sono persone con tendenze pedofile o degli stalker che hanno pessime intenzioni.
Gli stalker sono persone che osservano ossessivamente i nostri profili Instagram manifestando, magari, nei nostri
confronti un'attenzione che potrebbe sfociare in una molestia o in un atteggiamento assillante e persecutorio (infatti non bisognerebbe mettere,sui nostri profili social il nome della nostra scuola e il nome del nostro paese).
Quando invii una foto a un tuo amico devi stare attenta perché quella foto potrebbe essere inviata a chiunque!

Il sig. Zardi ha detto anche di stare attenti alle persone con cui chattiamo,per via telefonica,perché non sai mai
chi si trova dietro allo schermo. Ci ha anche fatto vedere un video su 
"YOUPOL", il sito del cyberbullismo, dove abbiamo visto dei
ragazzi che venivano presi in giro per come si vestivamo e per il loro modo di
fare; il video ci ha fatto capire come si trovano e come si sentono le persone
prese di mira dai bulli. Questo incontro ci è servito per avere mezzi da poter usare 
contro il cyberbullismo, e ci ha anche dato consigli su come
comportarci nei confronti dei malintenzionati, cioè parlandone con i genitori. il Signor Zardi ci ha ricordato, infine, che se hai quattordici anni compiuti e fai qualcosa di sbagliato e grave puoi essere  denunciato e andare di fronte a un tribunale minorile, mentre se hai meno di  quattordici anni la responsabilità ricade sui tuoi genitori.

Viola Gatti

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