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PRESENTE!

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Sono consapevole di vivere in un luogo in cui ho il diritto di esprimermi, di interagire, di conoscere il significato della parola libertà.

Perché mi sento libera? 

Ogni stimolo propostomi durante questi mesi mi insegna che la storia, sia passata che presente, serva a capire in quale direzione andare, soprattutto dal punto di vista morale.

Ogni mia domanda, ogni dubbio su ciò che osservo quotidianamente mi fa riflettere e desiderare un contesto di pace.

I fatti di cronaca attuali sono davvero allarmanti a causa di episodi che calpestano i diritti umani.

Ciò che accade in Medio Oriente e in Ucraina è una condizione antidemocratica che calpesta l’individuo sia dal punto di vista civico, che morale, che esistenziale.

Uno spunto, per me molto importante e che mi ha portato a riflettere, è arrivato da un’immagine che mi è stata mostrata a scuola del Sacrario Militare di Redipuglia, poiché esso racchiude la mia storia, insieme a quella di migliaia di famiglie: ho sentito il desiderio di conoscere più a fondo i fatti che i miei nonni mi hanno raccontato dopo che loro hanno conosciuto le mie tematiche di studio. È così che sono venuta a conoscenza di un pezzetto della mia storia personale: il fratello del mio bisnonno materno è stato chiamato alle armi nel settembre 1912 e arruolato nel 5° Reggimento Fanteria; nel giugno 1915 venne a trovarsi in zona di guerra e il 25 luglio cadde nel combattimento di Castelnuovo del Carso.

Il suo sacrificio, insieme a quello di tanti altri soldati, ha dato l’opportunità, alle generazioni future, di godere di quella libertà in cui viviamo e che è un sacro diritto di ognuno di noi.

Grazie alle esperienze che la scuola mi ha permesso di vivere, avendomi dato l’opportunità di visitare luoghi di interesse storico, di studiare accadimenti e fatti importanti relativi ai conflitti mondiali e grazie alla sensibilizzazione sulle giornate dedicate alla memoria storica e culturale del nostro paese, prendo coscienza di quanto il sacrificio del mio antenato, Adolfo Rosa, nato il 27 maggio 1892 a Viadana (matricola 28917, 142° Reggimento Fanteria), sia stato talmente importante da avermi reso fiera di essere italiana.

Grazie a questo percorso di conoscenza dei fatti storici, sto maturando un senso di responsabilità; voglio quindi diventare cittadina consapevole e “presente” (proprio come la parola scritta sui gradoni del Sacrario Militare di Redipuglia) in onore della memoria di tutti quelli che si sono sacrificati per la mia patria.

Un piccolo passo che vorrei fare insieme alla mia famiglia è quello di visitare il luogo in cui giace il mio lontano parente, sepolto nel gradone 17, lapide 32099, al quale vorrei rendere onore per ricordarne le gesta e la memoria.

 

Gaia Ottolini

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