top of page
bine.jpeg

UN RESPIRO DI MERAVIGLIA

​

​

​

​

​

​

E' da poco iniziata la mia avventura alla scuola secondaria e dopo i primi giorni di timori e di nostalgia delle vacanze appena passate, la scuola ha pensato di organizzare una gita didattica per le tre classi prime all'oasi Le Bine di Calvatone (CR) per il giorno martedì 19 Settembre. 

Non è la prima volta che ci vado, ma questa sarà l'occasione per conoscere meglio i miei nuovi compagni e professori e poi so già che lì ci sarà sempre qualcosa di nuovo da vedere.

Ed eccoci davanti alla scuola ad aspettare il pulmino che ci porterà alla riserva naturale; è una giornata di pieno sole e noi alunni siamo carichi di entusiamo e di energia.

Il tragitto è breve e arrivando alle porte dell'oasi veniamo accolti calorosamente da Francesco Cecere, detto "Ciccio", che è fondatore (con altri amici) e responsabile del Parco.

Consegnatici dei libretti, contenenti la mappa della fattoria didattica e l'indicazione delle tappe che andremo a percorrere, ci viene insegnato ad orientarci con i punti cardinali, dandoci dei riferimenti fissi quali il fiume Oglio con l'attuale e il vecchio corso,  la cascina, la strada e il ponte; mettendoci poi alla prova nell'eseguire la scala ridotta della mappa.

Partiamo quindi per una camminata nei tortuosi sentieri del parco alla scoperta della flora e fauna . Mentre camminiamo e ci addentriamo nel bosco sono eccitato dall'avventura, ma anche rilassato grazie al gradevole fruscio del vento che muove le foglie.

Ciccio ci insegna a riconoscere dalla corteccia, dalla forma delle foglie e dal loro profumo, alberi come l'olmo, il pioppo bianco e nero, la quercia e il nocciolo e mentre cammino raccolgo qualche ghianda come ricordo.

Ad un certo punto arriviamo al "passaggio segreto", un’altura che si può oltrepassare solo se ognuno di noi trova sulla mappa la giusta posizione in cui ci troviamo; quel passaggio ci porta ad un piccolo spiazzo dove notiamo dei funghi ed un misterioso insetto verde su un tronco di un albero; questo animaletto si chiama Metcalfa ed è un parassita che si ciba della linfa degli alberi. Qui Ciccio ci mostra come prova del passaggio del capriolo il palco, cioè il suo corno caduto.

Nel prosieguo del sentiero noi ragazzi notiamo una fototrappola dalla quale vengono raccolte immagini del passaggio di animali tra cui il lupo e l'istrice, quest’ultimo rilascia al suo passaggio degli aculei sul terreno.

La nostra camminata finisce alla cascina, dove trascorriamo un momento di pausa e di svago tra pranzo e giochi, ed è qui che ho la possibilità di conoscere meglio i ragazzi di Bozzolo che si dimostrano simpatici ed accoglienti nei confronti del “gruppo di San Martino” inizialmente un po’ isolato; sembra quasi che siano nostri amici da sempre, anche se non ci conosciamo così bene, si è creata subito sintonia e ne sono stato felice.

Tra le attività del pomeriggio ci siamo cimentati in una specie di caccia al tesoro impostata come un quiz, dove, divisi in gruppetti, dobbiamo spostarci nei dintorni della cascina risolvendo degli enigmi.

In questa attività ognuno di noi riesce a dare il suo contributo e noto tra i compagni affiatamento ed intesa. Tornati tutti sotto al porticato siamo coinvolti in un'attività didattica pratica. L'esperimeto consiste nella ricerca di possibili insetti presenti nel terreno.

Nella nostra vaschetta troviamo delle chiocciole e il più fortunato, Nicolas, addirittura un predatore di insetti, un millepiedi giallo, velenoso per gli animali, con un corpo sottile che contorce quando lo mettiamo in una provetta.

Infine, svolgiamo l'esperienza didattica che più mi piace, osservare al microscopio insetti, foglie, cortecce e piume, trovate nel tempo all'interno del parco; suscita sempre in me curiosità e stupore vedere con “occhi” diversi parte di questo ecosistema variegato.

La gita termina alle 15:30, quando facciamo ritorno a Bozzolo privi di energia, ma super contenti!

E' stata un esperienza piacevole e gioiosa che mi ha dato la possibilità di conoscere meglio il territorio in cui viviamo, ma anche i miei nuovi compagni, in un ambiente diverso da quello scolastico.

Ho realizzato che la natura se osservata, rispettata e custodita, regala momenti di meraviglia unici, e che l'uomo armato di buona volontà può aiutarla e salvaguardarla.

Direi che è stato un buon inizio d'anno!!!

Leonardo Pietralunga

bottom of page