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GRAFFI D'ARTISTA

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La Street Art nasce tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70 negli Stati Uniti, in particolare a New York e a Philadelphia. Gli artisti hanno provato a disegnare sui muri ciò che in precedenza realizzavano su fogli di carta o quadri da esporre in un museo. Quindi la Street Art nasce perché gli artisti volevano esprimersi liberamente, autonomi da gallerie d’arte o musei, e permettere a chiunque di vedere le loro opere. Questa forma d’arte, però, si è formata anche come una critica verso la proprietà privata: i loro lavori realizzati sui muri di strade e piazze sono un modo, da parte degli artisti, di rivendicarne il libero utilizzo, mandando un messaggio alla società o alla politica.

Qui parleremo di due tra i principali esponenti della Street Art e parleremo di un luogo divenuto importante per un famoso avvenimento storico, ma anche un simbolo dell’evoluzione della Street Art.

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Monsieur Chat                

Il suo vero nome è Thomas Vuille, è nato nel 1972 in Svizzera e ha intrapreso il suo percorso di artista a 15 anni. Nel 1997 a Orléans, in Francia, questo artista ha deciso di fare Street Art in un modo differente, iniziando a raffigurare nelle sue opere un gatto giallo; i luoghi preferiti da Vuille per le sue opere erano inizialmente i camini delle case, poi i suoi gatti comparvero anche vicino alle ferrovie e nel corso di manifestazioni politiche, sempre con la firma M.Chat. Monsieur Chat era inizialmente anonimo, ma nel 2007 Vuille fu avvistato e riconosciuto mentre disegnava su un muro un gatto giallo sorridente dal corpo di uno stregatto. I gatti di Monsieur Chat sono spesso ritratti mentre corrono oppure, in alcuni casi, mentre sventolano delle bandiere, fanno rimbalzare una palla, hanno delle ali da angelo oppure stanno salutando chi li osserva.

Monsieur Chat ha dichiarato che, solo a Parigi, sono presenti oltre 60 delle sue opere. In più, i suoi gatti sono presenti anche in altre città del mondo. In Italia, nel 2016, Monsieur Chat ha realizzato alcune sue opere sui muri del centro storico di Napoli (vedi foto). Altri gatti realizzati da lui sono presenti nel centro di Pristina (in Kosovo), a Sarajevo (in Bosnia) e a Belgrado (in Serbia). Nel resto del mondo, ci sono sue opere a New York, a Seul (in Corea del Sud) e a Tangeri (in Marocco).
 

Banksy

Di Banksy sono noti l’anno di nascita, il 1974, e il luogo, Bristol, in Inghilterra; di lui non si sa altro. Non si conosce il suo vero nome e la sua identità; alcuni ipotizzano che possa essere una donna, altri che dietro al nome Banksy ci sia un gruppo di artisti.

Le sue opere combinano un umorismo oscuro con graffiti eseguiti con la tecnica dello stencil, cioè utilizzando una maschera attraverso la quale viene spruzzata vernice spray. Banksy ha iniziato la sua attività a metà degli anni ‘90 a Bristol, raggiungendo presto un successo globale: sono molte le città in tutto il mondo sui muri delle quali l’artista ha lasciato sue opere, che vengono rivendute spesso rimuovendo la superficie su cui sono realizzate, visto che Banksy non fornisce riproduzioni e foto delle sue realizzazioni artistiche: infatti la sua è stata definita anche come arte temporanea.

Banksy è considerato uno dei maggiori esponenti di un genere significativo della street art, noto come guerrilla art. Infatti, le sue opere affrontano, spesso in modo scherzoso e ironico, importanti temi sociali e politici, prendendo di mira il consumismo, lo sfruttamento minorile, l’inquinamento, le atrocità della guerra. Banksy si schiera anche contro il maltrattamento degli animali, raffigurandoli nelle sue creazioni, in particolare topi(come nella foto), scimmie e gatti.

In questo senso, diverse opere di Banksy hanno acquisito un particolare significato. Ad esempio, Girl with Balloon (“La bambina con il palloncino”) rappresenta una ragazza con la mano tesa verso un palloncino rosso a forma di cuore, a volte accompagnato dalla scritta There is always hope (“C’è sempre speranza”). Banksy lo ha realizzato presso scenari di guerra, come in Siria o in Cisgiordania: per alcuni quest’opera simboleggia la perdita dell’innocenza, per altri è simbolo di speranza.

 

Muro di Berlino

Anche un luogo tristemente famoso come il muro di Berlino è stato utilizzato da molti street artists per dare sfogo alla loro vena creativa. Molti graffiti sono tuttora conservati nella East Side Gallery, la sezione di muro più lunga rimasta nelle condizioni originali. È considerata la più estesa galleria d’arte al mondo ed è ricoperta da più di 100 murales di artisti provenienti da ogni parte del mondo, che rappresentano un’importante testimonianza di un’epoca in cui la città era divisa in due parti.





La foto di questo articolo è la raffigurazione di una Trabant che sfonda il muro.

Sulla targa è riportata una data: 9 novembre 1989, la data del crollo del Muro di Berlino.
 

Gobbi Samanta

John Chiebuka Gabriel

Maccagnola Lorenzo

Penotti Sergio

Feraru Francesco Sebastian

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