Non ho ancora scelto definitivamente il mio lavoro, perché è una scelta importante da prendere, è una cosa che faremo fino alla nostra pensione dopo lo studiato moltissimo a che lavoro vorrei fare e, secondo me, bisogna seguire le passioni, i propri sogni, le nostre opportunità. Ma la gente cerca il modo più semplice per fare soldi, e i ragazzi di oggi hanno trovato questo modo legale ed è pure il più semplice senza impegno per fare soldi sui social, però questi approcci hanno un aspetto negativo. Pecunia non olet, il denaro è sempre denaro, ormai tutti seguiamo questa strada, stiamo dando la nostra vita in cambio di una vita piena di violenza. I social non sono una soluzione per ridurre il peso che soffriamo nella vita normale e svuotarlo lì, il punto è che le persone svuotano tutto ciò che soffrono con la violenza e le persone sui social vedono ma nessuno parla. Al giorno d’oggi tutti potremmo utilizzare questo lavoro, ma il lato negativo di questo che potremmo influenzarci, creare dipendenza dal telefono, diventare ossessionati dai numeri  e le visualizzazioni che vediamo sui social, e veniamo scelti in base al numero, ma non sappiamo che dietro a ogni video ci sono delle persone sia con una vita bella che con una vita brutta, c’è del positivo e del negativo; positivo che, un qualsiasi ragazzo come noi della nostra stessa età può guadagnare essendo minorenne, nelle vita reale non è possibile lavorare fino a diventare maggiorenne; negativo invece, che ci sono persone che non danno neanche informazioni corrette ma quelli che guardano danno fiducia a quelli influencer e credendo a tutto ciò che dicono e sicuramente è una influenza sulle persone. “Tutti vogliono essere influencer ma non bastano i numeri” effettivamente tutti noi cerchiamo di avere il numero più alto, ma non è il numero che fa di noi una persona, i follower ti sporcano l’immagine mettendo informazioni non corrette sul tuo viso, e appena succede ciò i follower diminuiscono, le interazioni anche e quindi lì inizia a diminuire anche il guadagno, e qui come si fa? non abbiamo un lavoro, alcuni abbandonano la scuola, ma senza un diploma non sarà facile trovare un lavoro. I social ci trasformano in burattini da influenzare e da gestire, ci cambiano letteralmente tutto, la nostra idea di pensare, il nostro comportamento. il detto di Andy Warhol si sta avverando “tutti diventeranno famosi per 15 minuti” in questi giorno d’oggi 15 minuti sono anche troppi, stiamo rovinando la vita delle persone che hanno lavorato tutta la vita per crearsi quella popolarità che oggi se la crea chiunque con i social, stiamo insultando le persone che poco a poco si sono create una carriera con fatica e sudore e invece stiamo valorizzando le persone che non hanno fatto nient'altro che guardare il cellulare ormai il cyberbullismo sta diventando quasi normale da vedere, e quando qualcuno ne vede uno fa finta di non averlo visto. io penso che essere testimoni e non testimoniare sia lo stesso reato con lo stesso valore della nostra società sta normalizzando la violenza, e il mezzo che ha permesso tutto ciò sono stati i social. Su una cosa sono certa, non è questo il lavoro che voglio fare! Guardare gli altri essere bullizzati e bullizzare e non fare niente, entrare in questo mondo nel sottosopra mi terrorizza, perché significherebbe entrare in un mondo senza pietà dove la crudeltà si scatena, i social sono diventati un parco giochi, un parco con un recinto senza uscita. fino ad ora ho parlato solo del lato negativo dei social, ma fortunatamente c’è pure un lato positivo, che è quello a cui devo tutto, è grazie a quel lato positivo dei social che sono riuscita a scegliere il mio lavoro futuro, ho scelto di criminologia, non è un lavoro di cui si sente parlare spesso, per me è come un lavoro speciale, come se non fossero i stessi soliti e normali lavori ma un lavoro che mi interpreta,che mi stimola giorno dopo giorno a continuare sempre con più voglia. Mi è iniziato ad interessare questo lavoro guardando documentari su youtube, per poi approfondire questo argomento facendo delle ricerche nei vari giornali, la mia passione nel sentire casi irrisolti di vittime innocenti è stata quella che mi ha fatto scegliere definitivamente.

Houda Chahla