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ABBRACCIARE L'ACQUA

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La Società Canottieri Eridanea di Casalmaggiore è una società privata che comprende diverse strutture attrezzate per poter praticare vari sport: canottaggio, tennis, beach volley, basket e, in estate, anche nuoto. La società si trova vicino alla rotonda del Centro Commerciale  Padano. All’ingresso del centro sportivo si trova il campo da padel, poi una piccola piazzetta dove ci sono alcuni pouf, mentre di fronte si trovano la palestra, i campi da tennis, da calcetto e da beach volley.

La Società Eridanea ha allenato campioni di canottaggio come Alessandra Grasselli ed Edoardo Coppi.

 

Alessandra Grasselli è nata nel 2005 e abita a Rivarolo Mantovano. Con Alessandra abbiamo realizzato un’intervista che riportiamo qui di seguito.

 

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Abbiamo deciso di intervistare Alessandra Grasselli, una ragazza di Rivarolo Mantovano con una grande passione per il canottaggio, tanto da diventarne una campionessa. 

 

Come è nata la tua passione per il canottaggio?

La mia passione per il canottaggio posso dire che è nata per puro caso. Sin da piccola ho avuto la possibilità e la fortuna di praticare sport, e infatti ne ho provati diversi, passando dalla pallavolo al calcio, e dal tennis al basket ma non trovai nessuno sport che mi prendesse davvero, fino a quando non provai il canottaggio seguendo mio fratello più grande, Andrea, che già lo praticava da qualche anno, e da quel momento me ne innamorai.

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Che dieta segui?

Sicuramente per uno sport di alto livello diventa fondamentale anche l’alimentazione, poiché essa incide sia sulla prestazione dell’atleta interessato ma anche sulla fase di recupero tra un allenamento e l’altro, infatti è essenziale reintegrare dopo lo sforzo con una barretta proteica o con un frutto. Ciò, porta quindi a una dieta che deve essere ben equilibrata, e che quindi contenga sia una parte di carboidrati, come il pane e la pasta, ma anche una parte di proteine, come e carne. Inoltre, senza alcun dubbio la verdura e la frutta.

 

Come affronterai la prossima gara?

Beh, ogni gara è un’ occasione per misurarsi prima di tutto con noi stessi, e ovviamente con i nostri avversari, che per me a partire da quest’anno saranno molto più grandi di me, perché rientro nella categoria under 23. Nonostante ciò, sicuramente la prossima gara la affronterò con grande determinazione e carisma.

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Come ti senti prima delle gare?

Il momento pre-gara, come penso accada in tutti gli sport, è caratterizzato da una forte ansia ma che a mio parere non deve essere con negatività, poiché è ciò che scatena dentro di noi quell’adrenalina utile per permetterci di affrontare la gara al meglio, mostrando la nostra migliore prestazione.

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Invece, come ti senti dopo le gare?

Sicuramente, se la gara non è andata benissimo, un po’ di amarezza e tristezza c’è sempre, ma ciò che mi sprona ad allenarmi con ancora più determinazione per la prossima gara. Se, al contrario, la gara è andata bene, mi sento molto soddisfatta del risultato ottenuto, e capisco che sono sulla strada giusta.

 

Come ti alleni?

Il canottaggio prevede una preparazione completa, che comprende sia una parte tecnica ma anche una di forza. Questo sport è caratterizzato dall’uso di tutto il corpo, come le braccia, il busto ma anche le gambe. Gli allenamenti, infatti sono composti da una parte aerobica, come la corsa, l’allenamento in barca, la vasca di voga e il remoergometro, che rappresentano dei simulatori della barca, e una parte anaerobica, come i pesi.

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Dove ti alleni?

Io faccio parte della Società Canottieri Eridanea, che si trova a Casalmaggiore, e mi alleno sul fiume Po. Nel caso io non riesca ad andare presso l’Eridanea, ho la possibilità di allenarmi casa, poiché mi è stato dato in donazione un remoergometro dalla società. 

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Quanti giorni alla settimana ti alleni ? E quante ore?

Mi alleno tutti i giorni della settimana, quindi sette giorni su sette, per circa 2/3 ore al giorno.

 

Cosa ti piace del canottaggio?

Il canottaggio è per me uno sport molto affascinante, poiché si pratica immersi nella natura, inoltre può essere sia individuale che di squadra, ma richiede molta fatica. Essendo un sport di fatica è anche un’ottima scuola di vita.

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Hai fatto dei sacrifici per arrivare a questo livello?

Per poter vincere i campionati italiani e per aver rappresentato l'Italia a livello internazionale, sicuramente ho dovuto fare molti sacrifici, poiché dovevo conciliare il tutto con la scuola. 

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Francesco Maltraversi

Giulia Previdi

Francesca Rota

Emanuele Strina

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