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L'EROE CHE NON TI ASPETTI
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Siamo abituati a stimare gli atleti normodotati e sportivamente performanti, ma non notiamo quasi mai l’impegno e la passione che ci mettono quelli diversamente abili. Questi non sono considerati con buon occhio pur dovendo superare ostacoli sia fisici che mentali. Domenica 16 Aprile presso il centro parrocchiale di Rivarolo Mantovano si è tenuto un incontro tra la comunità del paese e l’atleta paralimpico quarantanovenne Andrea Devicenzi, nato a Cremona il 18 Luglio 1973. Durante l’incontro l’atleta ha parlato della sua storia e della sua “disabilità”. Andrea nella sua fase adolescenziale ha subito un incidente in moto che gli è costato l'amputazione della gamba sinistra: questa situazione gli ha cambiato radicalmente la vita. Subito non riusciva a superare questo momento, ma grazie alla canoa, ai suoi genitori e ai suoi amici è riuscito a rialzarsi per poi riacquistare autostima. Il percorso che ha dovuto affrontare, come ci ha spiegato, è stato principalmente personale in quanto ha dovuto trovare la motivazione in sé stesso per riappropriarsi della sua vita abbattendo le barriere mentali che nascono nelle persone che non si accettano, mettendo in ordine degli obiettivi per motivare il raggiungimento delle sue imprese, imparando ad accettare anche le sconfitte che non sono programmate, ma possono arrivare quando “si alza l’asticella”. Questo incontro ha dato molti spunti di riflessione soprattutto a noi ragazzi quali: non scoraggiarsi mai neanche davanti alle difficoltà; fissare dei traguardi che ti permettono di andare avanti e di avere una visione verso il futuro; essere convinti di quello che si sta facendo per avere un risultato finale migliore e infine pensare che il percorso che si è affrontato non serve solo a sé stessi ma può essere di esempio ad altre persone che devono affrontare difficoltà che inizialmente sembrano insormontabili da superare.

 

Simone Goffredi, Bonezzi Riccardo Lavinio e Cominotti Lorenzo

cl. IIIA Scuola Secondaria di Rivarolo Mantovano

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Otto anni di vita.

Un laboratorio aperto, in continua evoluzione, che ha spinto a ritrovarsi ed avvicendarsi nel tempo centinaia di ragazzi, affascinati dall'idea di poter guardare il mondo e di darne ai lettori il proprio personale punto di vista.

In queste pagine, il distillato di una generazione che prende la parola e chiede di capire a fondo la realtà.

Per raccontarla.

E per viverla con pienezza.

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