top of page
impronte 3.jpg

​

Carissimi lettori, 

eccoci arrivati a destinazione. Non sembra vero ma i miei tre anni di scuola secondaria di I grado stanno per concludersi; è arrivata l’ora triste dei saluti, degli arrivederci. Ma non voglio essere malinconica: questo è uno dei momenti che sto aspettando da tempo, e senza essermene accorta, eccomi qui a dover spiccare il volo, è l’ora del lancio. Mi mancherà tutto questo: la redazione, gli incontri pomeridiani che ormai facevano parte della mia vita, la scuola, le pareti della mia aula, la mia classe.

In questo momento è veramente difficile realizzare che non vedrò più i volti di sempre.

Ma questo non è un addio: mi farebbe molto piacere poter partecipare a qualche incontro di redazione anche l’anno prossimo… anche se sono consapevole del fatto che non farò più realmente parte di questa famiglia che mi ha vista ed aiutata a crescere. Tutto è iniziato con “NONOSTANTE TUTTO”, il mio primo numero, partorito durante il periodo di lockdown; ricordo come se fossero ieri gli incontri online, le interviste, i miei primi interventi, ma soprattutto le emozioni.  

Credo che Increscendo sia una esperienza necessaria anche per questo: dire la tua opinione, discutere, conversare con adulti della zona ti permette di provare emozioni fortissime, ti fa sentire importante e soddisfatto. 

Grazie alla redazione ho provato la sensazione di essere una vera e propria cittadina del mondo: porsi domande, cercare di restituire una propria visione della realtà, confrontarsi con altri ragazzi vuol dire esistere. In questi anni mi sono sentita viva, attiva, in relazione con il mondo.  

 

“TRACCE DI NOI” è il titolo del nostro secondo numero per quest’anno, devo ammettere che è stato un numero molto difficile: avere a disposizione solo 4 mesi per costruire e dare vita ad un giornale è stata veramente un’impresa.

Ci abbiamo lavorato fino all’ultimo minuto. 

Al contrario degli scorsi anni, durante questo periodo abbiamo trattato di argomenti tanto diversi e distanti tra loro. La cosa che li accomuna sono le riflessioni intense e ricche che sono scaturite anche rispetto a tematiche poco discusse e note. 

Per quanto riguarda la copertina, in primo piano si possono osservare le nostre impronte, all’interno delle quali crescono dei fiori come segno di permanenza: i segni sulla sabbia si possono cancellare ma la pianta rimane salda al terreno. Inoltre, all’interno della copertina, si possono vedere i piedi della persona che ha lasciato le tracce: essa è in movimento per significare la vita del nostro giornale che è un laboratorio sempre attivo e in movimento. 

Quest’anno sono state lasciate delle tracce importanti anche all’interno della comunità; a seguito di una riflessione sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani i ragazzi della classe II A della secondaria di Bozzolo  hanno sparso all’interno del paese dei manifesti, come pietre di inciampo, composti da un’immagine rappresentativa per il paese ed uno slogan, accompagnati dall’articolo ventinove comma uno della Dichiarazione. 

All’interno di questo numero potrete trovare anche l’intervista alla psicologa della nostra scuola: la dottoressa Guaresi; alla quale abbiamo posto alcune domande per comprendere meglio il suo lavoro e gli aspetti (a volte anche più riservati) della sua vita. 

Potrete leggere anche diversi testi scritti per le UDA (Unità di Apprendimento) delle classi III A, III B e II A. E quelli inerenti al progetto “Maestri del lavoro” nei quali i ragazzi di III A hanno raccontato il mestiere che vorranno svolgere da grandi. 

Come sempre, le riflessioni sono divise per rubriche: oltre agli articoli di cronaca potrete trovare testi riguardanti letture fatte in classe, film visionati a scuola, il mondo dello sport. Inoltre, come ultima, c’è anche una rubrica riguardante i nostri viaggi di istruzione e le nostre uscite. 

Concludo augurando buon proseguimento di viaggio alla redazione e ai ragazzi che l’anno prossimo entreranno a far parte di questa grande famiglia all’interno della quale l’unica regola è essere se stessi. 

Buona lettura a tutti voi, sperando che le nostre considerazioni possano stimolare e soddisfare la vostra curiosità! 

​

Emma Fanetti

bottom of page