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VERSO LA BELLEZZA

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Quest’anno siamo tenuti a dover effettuare la scelta della scuola superiore di secondo grado. Una decisione importante che, per molti, sarà quella che determinerà a grandi linee il proprio futuro. Si parte spesso con idee confuse prima di arrivare a una scelta decisiva e sicura. Inizialmente avevo pensato di effettuare un corso in una scuola alberghiera, perché una delle mie passioni è appunto cucinare; dopodiché sono passata alla scuola per parrucchiere, poiché mi piaceva molto l’idea di dover lavorare a stretto contatto con il cliente, soprattutto nel caso dell’acconciatura. Poi però ho sentito che questi due corsi non avrebbero soddisfatto pienamente le mie aspirazioni quindi, dopo tanto tempo in cui ho cercato di capire per cosa potessi essere più portata, ho deciso che avrei frequentato la scuola per diventare estetista. Mi piacerebbe molto fare questo lavoro; alcuni degli aspetti che preferisco sono la manicure, i massaggi e il make up. Perciò ho effettuato l’iscrizione alla scuola For.Ma di Mantova.

Quale è la storia di questo lavoro?

Il ruolo dell’estetista è sempre stato volgarmente accomunato a quello di un normale artigiano. Un'estetista viene spesso considerata come una “strappatrice di peluria” oppure, nei casi delle più giovani che devono effettuare la scelta della scuola, in molti pensano che questo corso venga scelto per il poco studio e per la poca teoria. Invece no. L’estetista è un lavoro prevalentemente pratico tuttavia, nella scuola dove si apprende questo lavoro, si studia anche la teoria. Fortunatamente, negli ultimi anni, le persone hanno cambiato il modo di pensare. Dopo aver analizzato la questione e averci riflettuto attentamente, le persone si sono accorte che non è così. Il lavoro dell’estetista è un lavoro come tutti gli altri, forse meno faticoso per il semplice fatto che si è sempre a contatto con il cliente e il tempo giornaliero passa più velocemente, ma anche questo diventa stancante.

Prima del 1979 le Scuole Professionali Formative non avevano un vero e proprio riconoscimento e le materie insegnate non erano sufficienti per il corretto apprendimento del mestiere dell’estetista ma, grazie all’istituzione delle scuole autorizzate dalle regioni, il metodo di istruzione e di apprendimento è cambiato notevolmente e il 4 gennaio del 1990 il lavoro dell’estetista è stato regolamentato da una legge che lo ha definito un vero e proprio mestiere. L’estetica ha preso un ruolo fondamentale nella vita quotidiana di tutti fin dalle antiche popolazioni, ad esempio gli egizi; le donne benestanti avevano una particolare cura della pelle del viso, mettevano in risalto la raffinata forma degli occhi e il colore chiaro della pelle.

Che cosa significa “estetista” e quali sono le mansioni che deve saper compiere?

La parola estetista significa “persona esperta nelle cure estetiche, nella cosmesi”, ciò significa che è una persona che si occupa di curare un corpo, sia maschile che femminile, sulla base dell’estetica; talvolta è tenuta anche a consigliare prodotti o comportamenti specifici ai clienti da eseguire a casa per ottenere il risultato che desiderano. Le mansioni che un’estetista deve saper compiere vanno da una semplice ceretta ad una ricostruzione delle unghie e infine ad un make-up professionale. I principali compiti sono la depilazione di qualsiasi parte del corpo, trattamenti specifici del corpo (saper posizionare correttamente le mani nelle giuste posizioni e nelle varie parti del corpo e saper usare i giusti prodotti per i diversi tipi di pelle), una corretta pulizia del viso, vari tipi di massaggi (in base a quelli richiesti dal cliente e da quelli che il negozio mette a disposizione); infine, si va dai trattamenti abbronzanti alla pedicure/manicure. È poi possibile effettuare vari corsi specifici per trattamenti alternativi come ad esempio quelli olistici, ovvero trattamenti della cura del corpo che comprendono la parte fisica, mentale, emotiva e spirituale delle persone. Inoltre esistono anche i trattamenti di cromoterapia, ovvero vengono effettuate delle sedute con il cliente per capire quali siano i colori che risaltano meglio la sua figura, da usare in qualsiasi ambito (make-up, moda,...). Infine il servizio make-up, che si occupa di effettuare trucchi professionali ai clienti. Esistono anche corsi solo per il make-up, che portano a effettuare un lavoro differente da quello dell’estetista: quello della make-up artist, per esempio, si occupa del trucco per varie occasioni, oppure di accompagnare gruppi teatrali per truccare gli attori.

Quali tipi di conoscenze richiede il mestiere dell’estetista e quali caratteristiche personali deve avere questa figura lavorativa?

La figura dell'estetista deve saper conoscere a fondo le tecniche per effettuare in maniera efficace i trattamenti del viso e quelli del corpo, oltre che saper realizzare in maniera corretta e precisa una manicure/pedicure. Ciò richiede conoscenze approfondite riguardo agli ambiti di anatomia e cosmetologia, ma anche le materie che permettono di essere in grado di gestire un negozio in autonomia come ad esempio marketing e gestione aziendale.

Quanto è importante il ruolo dell’estetista al giorno d’oggi nella società e che posizione ha preso l’estetica?

Ultimamente il ruolo dell’estetista sta avendo sempre più importanza. Negli ultimi anni la bellezza esteriore è diventata un aspetto fondamentale e necessario per sentirsi a proprio agio con sé stessi. Senza la bellezza fisica molte persone non si accettano per quello che sono. Penso che negli ultimi decenni questo argomento sia diventato molto importante, forse troppo. Molte persone esagerano spesso con l’estetica, diventando fisicamente molto diverse da come sono realmente, ciò avviene spesso a causa di un utilizzo sbagliato ed esagerato del make-up, o nel caso della chirurgia, con troppi interventi estetici. Sono stati diffusi purtroppo stereotipi sbagliati: il bisogno di apparire esteticamente “belli” e non per come si è realmente è tra i primi posti della scala dei bisogni personali. Io non penso di aver bisogno di dover cambiare per qualcuno, anche se non sono mai riuscita ad accettarmi fisicamente. Tuttavia non voglio cambiare per essere accettata. Mi sento a disagio sì, ma almeno rimango me stessa.

Ilaria Grazioli

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