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CAPIRE IL CORPO

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Fin da piccola sono sempre stata attratta dal mondo della medicina, per l'esattezza dalla chirurgia ma, data l’età, non sapevo che questo lavoro comportasse uno studio ed un percorso scolastico molto impegnativi. Diventando grande, questa mia passione è cresciuta con me, facendomi capire ed inquadrare tutto ciò che comprendeva questa specializzazione. All’età di nove anni ho scoperto di essere affetta da scoliosi, un difetto ereditario della colonna vertebrale che non è perfettamente diritta ma presenta una o più curvature. A causa di ciò, ho dovuto e devo tutt’ora portare un corsetto ortopedico, per far sì che la mia colonna vertebrale si raddrizzi e la curvatura non aumenti. Per risolvere questo problema, non è sufficiente portare il corsetto ortopedico, ma è necessario fare fisioterapia. È da molti anni che mi sottopongo a specifica fisioterapia e, ad ogni seduta, mi appassiono sempre di più a questo lavoro. Per fare sì che la mia colonna vertebrale migliori e a causa dell’elevata richiesta di persone che necessitano di fisioterapia, in questo periodo sto svolgendo i miei esercizi a casa.  Durante le mie sedute in ospedale svolgo gli esercizi che mi assegna il fisioterapista e, grazie a lui che mi corregge, riesco a svolgerli in modo corretto anche quando sono sola. 

Questa specializzazione mi permetterebbe di fare ciò che mi piace, cioè aiutare le persone e lavorare nel campo della medicina. Oltre alle mie passioni, questo lavoro mi renderebbe orgogliosa per molti motivi ma soprattutto perché potrei diventare il primo dottore in famiglia. Quando parlo con i miei familiari di questo lavoro, loro mi sollecitano, dicendo che è un lavoro adatto per me e che io ce la farò grazie alla mia forza di volontà e alla mia determinazione. Mi dicono sempre che dovrò cominciare da loro, aiutandoli con i loro problemi.  

Dalla scelta di questa professione, mi aspetto molti ostacoli e difficoltà, molto lavoro ed impegno nello studio ma anche molta soddisfazione, se riuscirò a raggiungere il mio obiettivo.

In termini tecnici, il fisioterapista è un laureato in campo medico che cerca di prevenire e curare difficoltà motorie che vengono riscontrate in un paziente e che possono essere causate da incidenti, problemi fisiologici o posturali. Il fisioterapista non è un medico, non può fare diagnosi o prescrivere farmaci, ma è una persona laureata in fisioterapia ed è, a tutti gli effetti, un dottore.

La professione del fisioterapista cominciò nel 480 a.C. grazie al medico greco Ippocrate, il quale fece diffondere tecniche manuali come massaggi, idroterapia, talassoterapia in Occidente. Ippocrate praticava sui suoi pazienti e per questo venne considerato il primo fisioterapista della storia; egli teorizzava che ogni medico dovesse essere esperto in molte discipline, ad esempio il massaggio. Nel Trattato sulle articolazioni Ippocrate parla dell'introduzione della manipolazione e dell'utilizzo di strumenti, come leve per trattamenti ad esempio la scoliosi o problemi alla colonna vertebrale. Ad Ippocrate successe Galeo, che continuò la terapia dei massaggi e tecniche per migliorare la salute dei pazienti. Oltre alle cure o all’utilizzo dei massaggi, la fisioterapia era rivolta anche all'ambito sportivo, ad esempio agli atleti. Le origini della fisioterapia moderna, si devono al francese Clément Joseph Tissot (1780) e allo svedese Pehr Henrik Ling chiamato anche “il padre della ginnastica svedese” che nel 1813 fondò il "Royal Central Institute of Gymnastics" (RCIG) in cui si eseguivano massaggi, manipolazioni ed esercizi. Grazie a lui venne inserito un registro presso il Consiglio Nazionale per la Salute in cui vennero ufficializzate le registrazioni di chiunque praticasse questa terapia. Da quel momento vennero migliorate e inserite nuove tecniche innovative che vengono usate tuttora. Questo lavoro è stato ed è ancora molto richiesto da parte di anziani, sportivi, atleti, persone affette da disabilità, persone che hanno bisogno di ginnastica posturale e ginnastica per la riabilitazione dopo fratture o infortuni. Il fisioterapista inoltre aiuta nel migliorare la flessibilità e a rafforzare la capacità di movimento. Una persona che svolge il lavoro del fisioterapista deve essere in grado di correggere e dettare i giusti esercizi che il paziente deve svolgere, deve avere pazienza e possedere capacità comunicative per fare capire ai pazienti gli esercizi da svolgere. Dall’anno 2018 sono aumentate le lauree in fisioterapia. 

Durante quest’anno scolastico abbiamo avuto l’opportunità di incontrare e parlare con la Dottoressa Guaresi Simona, psicoterapeuta del nostro Istituto, che ci ha aiutato a scoprire il nostro “centro”, ovvero il nostro talento. Grazie a lei e a questi incontri ho capito l’importanza di conoscere sé stessi e scoprire le proprie passioni, i propri pregi e i propri difetti. La Dottoressa, ci ha parlato di ciò che le è successo durante il suo percorso lavorativo e delle difficoltà che ha affrontato per arrivare a ciò che è ora, spiegando che ha superato una serie di diversi ostacoli e delusioni ma che ha anche raggiunto vittorie. Grazie a questo racconto che rappresentava, e rappresenta, la realtà lavorativa, ho riflettuto su ciò che volessi fare veramente, partendo dalle mie passioni, dalle mie capacità e da ciò che mi piace affrontare, prendendo però in considerazione anche l’impegno che comporta quello che vorrei fare nello studio e nell’ambito lavorativo. Per raggiungere il mio obbiettivo, ho deciso di iscrivermi presso l’Istituto professionale Servizi per la sanità e l’assistenza sociale di Casalmaggiore (CR). Dopo il diploma avrò la possibilità di studiare fisioterapia per tre anni all'università per poi entrare nel mondo del lavoro professionale. Le principali materie del Socio Sanitario sono basate sulla psicologia e sulla sanità della persona. Nel lavoro di fisioterapista ci sono molte specializzazioni ed io vorrei dedicarmi proprio alla ginnastica posturale che è quella che sto svolgendo io stessa perché vorrei trasmettere ai miei futuri pazienti l’importanza degli esercizi e di migliorare la propria postura. In questo campo mi sento “avvantaggiata” perché sto imparando a conoscere il mondo della ginnastica posturale grazie alla mia esperienza diretta. Alla fine degli studi potrei avere l’opportunità di lavorare nel mio paese, Bozzolo, presso il Presidio Riabilitativo Multifunzionale presso cui mi reco oggi per la mia ginnastica. Attualmente il lavoro del fisioterapista è molto richiesto ma fra vent’anni lo sarà? Secondo me sì, a causa dell’aumento delle persone che praticano sport ad alti livelli, per le malattie e disabilità che continuano ad aumentare e le persone anziane che hanno bisogno di esercizi che li rinforzino perché indeboliti dall’età avanzata. In tutto il mondo c’è bisogno di questa figura lavorativa perché è fondamentale per una corretta vita posturale e sana.  

Grazie a questo concorso ho capito l’importanza di essere informati su ciò che si vuole fare e si vuole diventare. Partendo dalla domanda “Che lavoro voglio fare da grande?” ho capito, anche grazie a questo compito, aspetti che non conoscevo. Diventare fisioterapista per me è sia un sogno che un obiettivo per dimostrare a me stessa, alla mia famiglia e alle persone che conosco, che sono capace di portare a termine un obiettivo ed arrivare ad un traguardo da sola e senza aiuti. 

 

Alessia Braccioni

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