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IL DESTINO SORRIDERÀ ANCORA


 

“Non è ancora morta la gloria dell’Ucraina, né la sua libertà, a noi giovani fratelli, il destino sorriderà ancora”.

Queste sono le prime frasi dell’inno ucraino: poche parole che portano a concetti che il popolo di questa terra, martoriata dall’odio, deve avere per sperare in un futuro glorioso e che dia libertà alla propria madrepatria.

Queste frasi non sono casuali. Il giorno 24 febbraio 2023  si è commemorato il primo (e speriamo ultimo) anniversario della guerra tra Russia e Ucraina, un anniversario che negli occhi di un soldato ha portato la perdita di cari, dei luoghi in cui viveva ma soprattutto della pace.

Cosa che di sicuro non è scomparsa è la fierezza di lottare per una nazione che, anche in difficoltà, è la tua e ha bisogno di aiuto col rischio di perdere la vita. La freneticità della vita ha portato queste persone comuni a sentire, il 24 febbraio 2022 e non solo, il suono di allarmi e sirene.

Da quella data sono avvenuti molti fatti: alcuni con lo scopo di riappacificare, ma altri che, volendo peggiorare la situazione, hanno reso le persone solo numeri circondati da altri mille soldati,  soli e freddi nel cuore.

Un cuore che ha dovuto passare dolori che, chiunque abbia voluto tutto questo, non potrà mai immaginare perché sarà in un ufficio a pilotare questa guerra. Ma una cosa è certa: dopo questo conflitto il popolo ucraino ne uscirà più vittorioso che mai, anche solo perché ha continuato a lottare fisicamente e psicologicamente vedendo il proprio Paese distrutto giorno dopo giorno. Solo in quel momento potrà dire davvero “Il destino ci ha sorriso”.

 

Alessandro Micheloni

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