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LACRIME MIE, LACRIME TUE

Come ogni buona narrazione, lo scrittore del testo si presenta. Quindi, ora mi presento. Ciao, sono Ginevra e non provo empatia. Eh sì, proprio così, non sto scherzando, sono la persona meno empatica al mondo. Però, prima di tutto, per capire cosa vuol dire, c'è da entrare nel profondo della parola: il termine empatia deriva dal greco antico "εμπάθεια" (empátheia), a sua volta composta da en-, "dentro", e pathos, "sofferenza o sentimento", quindi è la capacità di porsi in maniera immediata nello stato d'animo o nella situazione di un'altra persona.È da molto che provo a capire il motivo per cui sono così fredda e distaccata e se devo dirla tutta, non ho ancora trovato l'origine specifica per cui non provo questa emozione.Probabilmente perché quando ero più piccola mi fidavo molto e tanti se ne sono approfittati, trasformando la mia generosità nel mio tallone d'Achille e da lì, quindi, ho capito che non ne vale quasi mai la pena aiutare gli altri perché loro non aiuteranno mai te, oppure, un'altra mia ipotesi, è per un egoismo personale visto che, nella mia testa fluttuano ogni giorno idee e quindi innumerevoli volte non riesco a riflettere su di me, figurarsi sui problemi degli altri.Per non parlare del grandissimo rischio di immedesimarsi nei panni degli altri, potresti essere emotivamente coinvolto in un situazione non collegata a te e questo può comportare ad una importante debolezza che può ostacolare anche la tua di vita privata creando problemi che in realtà non hai. Pochissime volte mi riesco ad identificare in una persona e non lo trovo così tanto importante nella mia vita né condividere i miei problemi nè aiutare qualcun altro a risolvere i suoi, ho solo un ricordo indelebile, in cui ho provato veramente l'empatia più pura e intensa possibile. L'ho provata per una la mia migliore amica, ragazza stupenda, solare, intelligente, molto simile alla mia indole. L'ho adorata fin dal primo momento in cui ci siamo viste, nonostante sia molto complesso andare d'accordo, visto che abbiamo due caratteri molto forti, ci scontriamo ripetutamente ed entrambe vogliamo sempre l'ultima parola. Quindi ogni singola volta per risolvere una deve cedere perché se no sarebbe un loop infinito. Lei ha un passato molto difficile, infatti, quando aveva tre anni le è morta la mamma di leucemia fulminante: sua mamma purtroppo non ho avuto l'onore di conoscerla ma in ogni foto in suo ricordo vedo sempre questo grandissimo sorriso che le dipingeva il viso…Una donna dolce come il miele che amava tutti Indipendentemente dall'animo di ciascuno. Da quel momento, la mia amica, è dovuta crescere senza la mamma. Quella persona che ti ha creato, quella che ti ha preso per prima in braccio, quella che assiste a tutti i tuoi piccoli passi durante la vita, quella che ti accompagna per il primo giorno e l'ultimo di superiori, quella che chiami quando vai a vivere da sola perché non capisci come funziona lavatrice, la nonna dei tuoi figli. Cioè, capiamoci, è una persona fondamentale nella nostra vita. Non riesco neanche una volta ad immaginarmi la mia vita senza mia madre. È tutto per me, la motivazione nel continuare a fare del mio meglio, a lei posso dire tutto, anche i miei errori più grandi mai fatti e so che lei mi aiuterebbe e mi spronerebbe a trovare il lato positivo per andare avanti…avendo una personalità e un aspetto fisico molto simile, mi ci vedo molto il lei, sono la sua copia e tutto quello che faccio io, lei alla mia età lo aveva già fatto quindi è impossibile nasconderle qualcosa e questo mi ha aiutato a capire quanto è importante la sincerità verso il prossimo. La storia della mia amica la potrei sentire anche un milione di volte, e questo non cambierebbe la mia reazione, riesco a percepire il suo dolore ogni volta che ne sento parlare. Quindi forse devo presentarmi di nuovo. Ciao, sono Ginevra e forse, un po’ di empatia la provo.

Ginevra Ravagna

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