top of page

Несмотря на ненависть

NONOSTANTE L’ODIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sin dall'alba dei tempi vige una forza che domina il mondo e lo continua a rigenerare: l’amore. Nella dimensione del tempo questo sentimento si lega incoscientemente alla forza e al coraggio; perché unisce due persone per una lotta continua; la ricerca di una vita per cui ci si batte. Un esempio è Alexei Navalny e sua moglie Yulia Navalnya, infatti, i due, si sono conosciuti nell’estate del 1999 ed è scoppiata subito la scintilla. Però, col passare del tempo, l’attivismo di Navalny rese la vita difficile alla coppia, che dovette stare ancora più unita in una “lotta silenziosa” che in realtà faceva rumore: quella anti-putin. L’apice del dramma si raggiunse nel gennaio 2021, Navalny fu arrestato e portato in una delle colonie penali russe più a nord, fredde di clima e di animo. L’amore divenne l’unico modo di avere certezze per la vita dell’altro…Però, dove l’odio temporaneo riesce a sconfiggere i legami, la morte toccò alla più grande paura di Putin: il 16 febbraio 2024 Navalny morì in prigione in circostanze misteriose. Questa spirale d’odio, sempre più fitta, fu utilizzata da Yulia per sconfiggere il muro di indifferenza creato col silenzio e la corruzione, infatti da quella indelebile data iniziò una serie di discorsi contro le ingiustizie politiche in Russia da parte della donna. Come un fulmine a ciel sereno questa storia iniziò ad evocare alla memoria infinite serie di sentimenti d’amore negati. Sicuramente tutte quelle povere persone che sono andate in guerra per poi non tornare a casa sono degli esempi, basti immaginare alla rabbia e alla rassegnazione di una madre o di una moglie una volta che l’amato non torna a casa. Così si passa in un turbinio di emozioni, dalla rassegnazione alla forza per volersi vendicare: ma quanto è utile la vendetta?Da una parte si dimostra di non aver capito il problema, basti immaginare che se Yulia avesse iniziato a insultare la politica russa avrebbe dimostrato di essere infantile. D’altro canto, però, la rassegnazione diventa una malattia dopo tempo e, quindi, c’è da trovare un modo di farsi valere, e molte volte è la rivincita nei confronti di qualcuno. Quindi, arrivati al punto del bivio, quello in cui dobbiamo prendere una strada, io, mi chiedo “Quanto è forte l’amore rispetto all’odio?” .Se ci pensiamo queste due forze si pensa che si compensino, come uno yin e uno yang, ma è veramente così?

L’odio di una guerra si compensa con l’amore tra due persone?

Alessandro Micheloni

bottom of page