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TRA LA VITA E LA MORTE

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Quello dell’eutanasia, per me, è un argomento molto complesso per i ragazzi della mia età.Tuttavia la discussione avuta in classe a riguardo è stata molto educativa, perchè, anche se ora la questione della morte e della sofferenza può essere lontana nei miei pensieri, potrebbe pur sempre arrivare il giorno in cui dover considerare certe idee.Io, sinceramente, prima di questa discussione non mi ero mia chiesta nulla sulla pratica del suicidio assistito e non avevo mai pensato a nessuna eventualità futura. Penso che questo argomento sia utile per rafforzare la nostra sensibilità, per capire anche come la vita può essere tolta senza necessariamente fare soffrire, anche se alla mia età, magari, si pensa di più a scelte importanti che si devono prendere tra poco tempo come per esempio la scelta della scuola superiore e che percorso si vuole intraprendere nella vita; questo perché sono argomenti che si sentono più urgenti. Secondo me questo tema ha tanta rilevanza nel dibattito pubblico perché ci sono molti punti di vista diversi a riguardo: c’è chi pensa che la pratica dell’eutanasia dovrebbe diventare legale in Italia e chi invece pensa di no. Sinceramente, per ora su questo argomento non ho la consapevolezza per esprimere un giudizio ma ritengo che non si possa ragionare in termini di giusto e sbagliato comprendendo la complessità che caratterizza questo tema.

Benedetta Mazzali

Nei giorni scorsi, in classe sono venute delle alunne delle classi terze per fare una riflessione sul tema  dell’eutanasia. Dopo la lettura dei due articoli. Ognuno di noi ha esposto la sua opinione personale. Il  tema trattato è stato interessante, anche se secondo me non era troppo adatto alla nostra età.  Infatti, questo argomento interessa a poche persone, soprattutto in età avanzata. Credo che a noi  giovani ragazzi non abbiamo ancora esperienza sufficiente per affrontare in modo chiaro questo  argomento significativo. Infatti, io non ho le idee ben chiare su cosa sceglierei di fare se mi trovassi  nella situazione descritta nel primo articolo. I due anziani hanno scelto di lasciarsi andare con  coscienza e decisione, convinti della scelta, mentre quando si è giovani, spesso non si ha la  consapevolezza necessaria per prendere decisioni tanto impegnative. Nel secondo articolo, invece, la  decisione riguardante il destino di una bambina è stata presa dal governo, contro la volontà dei  genitori. Io penso che non sia corretto far decidere per la vita o la morte di una bambina ad altre  persone che non siano la sua famiglia, anche se, sicuramente, è molto difficile e doloroso. Secondo  me, quello dell’eutanasia è un argomento su cui tornerò (forse) quando sarò anziano, allora potrei  decidere se ricorrervi o morire quando il destino vorrà.

Leon Sterbizzi

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