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UN LUCCICHIO DI FELICITÀ 

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L'articolo apparso il 1 marzo 2024 nella sezione Buone Notizie del Corriere della Sera ci ha fatto capire quanto sia importante che gli animali accompagnino gli uomini per vivere una scintilla di felicità, aiutandoli nelle sfide del quotidiano.

Gli animali, infatti, oltre a fare compagnia a tutti quelli che se ne prendono cura, possono rallegrare le giornate di persone disabili, allettate o bloccate fisicamente. 

Il testo dell’articolo realizzato da Valentina Romanello e pubblicato sul Corriere della Sera, ci ha portato la testimonianza di Laura che, grazie alle qualità e al carattere del suo cane, ha cambiato il suo modo di vivere e ha iniziato piano piano, a coltivare una dedizione a un mondo che prima non conosceva. 

Infatti, ha affiancato all'attività di lavanderia, l’assistenza come volontaria ad adulti e ragazzi con disabilità, diventando così sempre più soddisfatta e appagata della sua scelta di vita.

A nostro parere queste creature sono preziose per le persone con disabilità perché trasmettono loro serenità, felicità e tranquillità; inoltre li aiutano a controllare e liberarsi dalle insicurezze, come per esempio uscire di casa da soli ed avere la possibilità di incontrare persone, trovarsi in ambienti diversi da quelli domestici, come il mare.

 I cani guida, infatti, li accompagno le persone disabili in qualsiasi spostamento fornendo un aiuto, non solo psicologico, ma anche pratico.

Tutto questo grazie a persone, come Laura, che dedicano gratuitamente del tempo, le loro energie per addestrare cani nel compito di accudire persone bisognose. La signora infatti decise di diventare coadiutore di cani e realizzare dei progetti nel massimo rispetto delle linee guida nazionali.

Abbiamo scoperto che ci sono delle linee guida specifiche per individuare i cani adatti per una determinata attività, un certo contesto e utenza: questo secondo noi è il segno di un profondo amore verso gli animali, ma anche di tanta professionalità. Per scegliere i cani adatti si deve avere una approfondita conoscenza in campo cinofilo, poiché non tutte le razze sono adatte per la Pet Therapy.

Un’altra cosa che ci ha particolarmente colpiti è l’attenzione e il rispetto per il singolo cane: è quest’ultimo, infatti, che decide a chi avvicinarsi, quando e per quanto tempo. Questo è importante affinché i benefici di un incontro tra cane e bisognoso siano reciproci e anche l’animale, in questo modo, possa vivere un’esperienza positiva e appagante.

Ci ha commosso la parte dell’articolo dove parla che il “dono” di Elsa, cioè la sua profonda e spontanea empatia per le persone disabili, fosse troppo importante per essere sprecato; la sua cane femmina, ha spiegato lei , era indicata per qualsiasi intervento e raccogliere la sua eredità sarebbe stato difficile.

Infine, abbiamo trovato rilevante anche l’impegno di Laura nel creare il progetto “Corrizolando” che coinvolge cani e disabili nella partecipazione a gare: troviamo che sia un’idea strepitosa, perché si cerca di far vivere a queste persone anche nuove esperienze e avvicinarle al mondo dello sport. 

Risulta evidente la differenza tra questa storia e quella del cane investito descritto nell’articolo letto qualche settimana fa, che non ha ricevuto assistenza: troppo spesso questi preziosissimi animali subiscono le conseguenze di gesti sconsiderati dell’uomo che a volte dimentica di far parte di quel meraviglioso mondo che è la natura.

 

Odi Caterina

Pietralunga Leonardo

Shahbaz Maira

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