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QUELLA SOTTILE LINEA AZZURRA

Da:Anais

A: Me stessa

Ho sempre pensato che la noia provenga da un’assenza, come per esempio la mancanza di qualcuno che ci possa guidare sulla buona strada, che ci insegni a superare gli ostacoli che la vita ci pone, anche quelli che sembrano insormontabili. Persone che oltre a soddisfare i nostri bisogni ci insegnino a essere persone empatiche, solidali e rispettose verso tutto quello che le circonda. Credo che oltre a una persona che ci ponga le chiavi per aprire la porta verso il futuro, anche la scuola abbia una sua importanza, perché è il luogo in cui si formano i cittadini dell’indomani, quindi ha una grandissima responsabilità perché deve  insegnare quello che il pensiero contemporaneo ci pone, come dei valori da rispettare. La noia, è sempre presente nei nostri giorni, e credo sia una parte fondamentale della giornata, perché, nel momento in cui non  ho nulla da fare, ho l’occasione e in qualche modo l’obbligo di guardarmi dietro, pensare a me stessa, a tutti gli innumerevoli stimoli che mi circondano, a partire dalla scuola, fino al tempo libero e lo sport. Però personalmente, ci sono giorni in cui per ogni pensiero che ho, riesco solo a trovarne il lato negativo, e inizio a farmi tantissime paranoie riguardanti me stessa, a come sarebbero andate le cose se avessi agito diversamente. Quindi anche pur avendo un’occasione per riflettere su di me, cerco sempre di evitare i momenti vuoti, proprio per non trasformarmi in una parte di me che non mi piace e che non mi rispecchia, ansiosa, stressata e che vede il lato negativo in tutto. Riflettendoci credo di aver paura della noia, riempio le mie giornate di impegni, passatempi, come per esempio lo sport, per colmare tutti i silenzi. Lo sport è una parte fondamentale delle mie giornate e di cui non posso farne a meno. Grazie ad esso, oltre a conoscere nuove persone, impegno il mio tempo con qualcosa che mi faccia venire la voglia di allenarmi fino allo sfinimento. Grazie allo sport il senso di tristezza e insoddisfazione svanisce, è l’unico luogo in cui tutti i pensieri negativi scompaiono, uno dei pochi posti in cui la noia non è mai presente perché viene come respinta dai miei pensieri e ambizioni. I miei  genitori riempiono le mie giornate, mi fanno capire quanto la vita sia difficile se non affrontata con la giusta forza e grinta, perché soprattutto a questa età è un attimo perdersi nel lungo cammino che bisogna ancora percorrere. Anche la mia allenatrice mi è stata vicina nei momenti in cui non credevo più in me stessa, è venuta a trovarmi in ospedale quando sono stata operata all’appendice; ed io in quel momento è come se avessi tirato un sospiro di sollievo. La noia in ospedale è straziante, tutto quello che solitamente dura pochissimo, lì, è interminabile, come se il tempo si dilatasse. In quel periodo mi sentivo molto abbattuta, demoralizzata, perchè mi sentivo inutile, ero in una camera che aveva le finestre che affacciano in un giardino interno, quindi mi sentivo come oppressa, prigioniera del mio stesso destino. Devo cercare di accettare la noia, non pensare solo al lato negativo, che poi mi porta ad isolarmi ed entrare in un silenzio, che crea talmente tanto rumore da dare fastidio, e causare disagio. Penso che tutti abbiano provato noia in alcune lezioni, perché considerate banali, argomenti anche profondi da certi punti di vista, che però vengono sprecati dalle solite frasi sentite e risentite; credo che un insegnante debba riflettere sui diversi argomenti che poi deciderà di presentare alla classe, quindi questo significa analizzarli, decidere se quegli approfondimento siano adatti ad essa e soprattutto che non risultino superficiali, perché sennò c’è il rischio che l’attività risulti banale e poco articolata, di conseguenza anche i ragazzi più entusiasmati la troveranno noiosa. Ognuno di noi, alla fine, è libero di fare quello che desidera con la noia, anche perché tutti hanno un modo diverso di intenderla e possono decidere di conviverci oppure respingerla.

Anais Ciobanu

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