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IL LIMITE PER SCELTA

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 Margherita Contrastini, undicenne di Lorenteggio, periferia sud-ovest di Milano, gioca a Basket in carrozzina nella Briantea84, pur non avendo nessuna disabilità. Il suo idolo è Bebe Vio e, grazie al suo amico Jonel che non riesce a muovere le gambe, si è iscritta alla Bebe Vio Academy restando affascinata e colpita dall'atleta paralimpica di scherma. Così interessata da mettersi allo stesso livello delle persone con difficoltà, prova diversi sport, le piace sperimentare cose nuove, gioca sempre con il sorriso e rispondendo ai genitori e ai giornalisti dice: «Noi, tutti alla stessa velocità».Potremmo sostituire il termine “velocità” con “modo”, cioè essere tutti allo stesso modo, dove non si mette mai l’accento sulle differenze di condizione ma sul divertimento e sul gioco di squadra. Per Margherita andare alla stessa velocità dei compagni di squadra significa non sentirsi superiore per il suo fisico sano né stare distanti per questo, ma provare gli stessi movimenti, le stesse emozioni di chi sta in sedia a rotelle. Margherita “non sorpassa i disabili” ma si mette nei loro panni, cogliendone il lato positivo e divertendosi a giocare come loro. Per questa ragazza lo sport è un mezzo per relazionarsi con le altre persone, in questo caso quelle con disabilità, che con tanto impegno provano a superare i loro limiti corporei, facendo attività fisica. Margherita è una ragazza che ha avuto il coraggio di fare una scelta controcorrente, perché ha prima conosciuto e poi apprezzato gli atleti paralimpici, rimanendo affascinata, poi ha voluto sperimentare lo sport in carrozzina, divertendosi molto e facendo nuove amicizie con i suoi compagni di squadra.Lei non è stata supportata solo dai genitori ma anche da Bebe Vio che le ha anche scritto una dedica che diceva ‘‘Per la persona che vuole vincere più di tutti ’’: vuole significare che si vuole vincere ma anche aiutare le persone in difficoltà, senza differenze e pregiudizi, stando alla loro stessa altezza. A volte nella vita c'è sempre la persona che è la chiave iniziale del nostro percorso. In questo caso è stato appunto Jonel, un ragazzo con disabilità motorie proveniente da Haiti, che ha invitato Margherita alla Bebe Vio Academy. Questo è stato un invito speciale che ha cambiato la vita della protagonista e ha spalancato le porte alla sua nuova strada. Anche i genitori hanno certamente avuto un ruolo importante nell'accettare e sostenere la richiesta fuori dal comune della figlia accompagnandola due volte a settimana ad allenarsi in carrozzina con i suoi compagni di squadra, capendo che in quella palestra mentre ci si divertiva, crescevano i valori del rispetto dell'altro, delle differenze senza pregiudizi e dell’amicizia. Lo sport di squadra è un modo di interagire con i compagni con l’obiettivo comune di vincere e di divertirsi insieme, rispettando le diversità e tollerando anche gli sbagli degli altri; in gruppo ci si incoraggia, ci si aiuta reciprocamente, cercando di fare sempre meglio, non per essere superiori fisicamente ma per raggiungere buoni risultati di squadra. Margherita ha inteso bene i valori dello sport e quando si mette in carrozzina prima di entrare in campo è felice di andare alla stessa velocità dei suoi compagni.

 

Luca Bettoni

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