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ECHI SANREMESI

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Al termine della quarta serata del Festival di Sanremo 2024 dedicata alle cover, il pubblico presente all’Ariston non ha gradito il risultato della classifica; il trionfo del rapper napoletano Geolier ha provocato i fischi dei presenti in sala.

In molti avrebbero voluto la vittoria di Angelina Mango, per la sua commovente dedica al padre, infatti per l’occasione aveva cantato la canzone “La rondine”. Il giovane cantante invece ha portato tre cover con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio, due rapper ed un famoso cantante neomelodico napoletano. Amadeus in seguito alle critiche, molto imbarazzato, calma il pubblico, che addirittura stava abbandonando la sala. Il presentatore ribadisce che la classifica è determinata dalla somma dei voti della stampa, delle radio e del televoto. Infatti Geolier è stato molto sostenuto da casa, soprattutto dai giovani, perché rappresenta la nuova generazione. Il gesto del pubblico dell’Ariston è stato molto irrispettoso perché anche se non si fossero trovati d’accordo con il giudizio, avrebbero dovuto comunque mantenere un comportamento decoroso. Forse questo comportamento era dovuto da un pregiudizio verso i meridionali? Questi dubbi ovviamente sorgono perché è evidente che l’Italia è ancora divisa e già dalla lista dei cantanti era emersa una polemica verso il giovane rapper che canta in napoletano; Tuttavia questa polemica sembrava smentita dai fatti, visto che già altri artisti come Nino d’Angelo, simbolo del neomelodico, aveva portato una canzone nel suo dialetto a Sanremo e come lui anche Rocco Hunt più di recente nel 2014. Inoltre, come dice il regolamento della manifestazione: «Si considera in lingua italiana anche il testo che contenga parole e/o locuzioni e/o brevi frasi in lingua dialettale e/o straniera (o di neo-idiomi o locuzioni verbali non aventi alcun significato letterale/linguistico), purché tali da non snaturarne il complessivo carattere italiano, sulla base delle valutazioni artistiche/editoriali del direttore artistico». Evidentemente, un testo completamente in napoletano per Amadeus, concorde alla partecipazione di Geolier, non basta per «snaturare il complessivo carattere italiano» ed è proprio quello che l’artista vuole raccontare quest’anno sul palco dell’Ariston. A seguito della serata, nelle interviste, racconta che quella è stata l’esperienza più brutta della sua vita e che è stato molto umiliante, ma nonostante tutto è andato avanti a testa alta, ‘spaccando’ e facendo cantare i giovani di tutt’Italia con il suo inedito “I p’ me, tu p’ te”.

Sara Zanafredi

Riccardo Fazzi

Giulia Galli

L'ONDA ALTA

Sta arrivando l’onda alta…Il festival di Sanremo è una manifestazione e competizione musicale che si svolge ogni anno nell’omonima città della Liguria. Questo festival fu creato nel 1951 e viene trasmesso dalla RAI solitamente nel periodo tra fine gennaio e inizio febbraio. A questa trasmissione partecipano molti cantanti famosi come per esempio Ghali, Mahmood e molti altri. Al vincitore o alla vincitrice del Festival viene consegnata la statuetta del Leone di Sanremo, simbolo dello stemma comunale, che è il riconoscimento più prestigioso per i musicisti e gli interpreti italiani di musica leggera. Noi vorremmo parlare in particolare di una canzone molto bella e significativa che è stata presentata all’ultimo festival di Sanremo: “Onda alta”. Questa canzone ha un significato molto interessante, che tocca l’argomento degli immigrati e tutte le difficoltà che incontrano attraversando il mare per venire in un posto sicuro, dove non c’è la guerra e guadagnare qualche soldo per mandarlo a casa. La frase che ci ha colpito di più nel testo è quella contenuta nel ritornello:

“Sta arrivando, sta arrivando l’onda alta, stiamo fermi, non si parla e non si salta”.

Questa frase è molto significativa perché parla della sensazione che hanno gli immigrati tutte le volte che arriva un'onda alta e di tutti i pericoli che corrono quando attraversano il mare, tutto questo per cercare un futuro migliore, lontano da fame, guerra e molta sofferenza. Un altra parte della canzone “Onda alta” che ci ha colpito profondamente è:

Hey hey bambino

Questa volta hai fatto proprio un bel casino

Alla contraerea sopra un palloncino

Tutta questa strada per riempire un frigo

Per sentirti vivo

Hai solo un tentativo”

Questa strofa parla di guerra e di come sono colpite indiscriminatamente le vittime più innocenti, i bambini.

Per noi è importante che a questo festival così famoso si cantino canzoni così significative come ”Onda alta”, che fa riflettere molto sui rischi che corrono gli immigrati quando devono emigrare dalla loro terra per venire in paesi più sicuri come l’Italia.

Alessio Brunelli

Diego Maccagnola

Nicola Mossini

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