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LA LEZIONE DI UN CAMPIONE

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Secondo me, l’esempio di Sinner di non partecipare al Festival di Sanremo è da prendere in considerazione per la mia crescita perché, con quella decisione, egli ha dimostrato di non seguire in maniera acritica la volontà altrui; infatti, Jannik ha rifiutato l’invito a Sanremo, perché a lui interessa allenarsi e non fare quello che piace a tutti gli altri: questo modo di comportarsi, nella vita, è molto importante, perché se qualcuno fa solo cose che piacciono agli altri, non raggiungerà mai il suo sogno. Invece, se una persona persegue un obiettivo, indipendentemente da quello che gli altri dicono, avrà più probabilità di raggiungerlo. Un altro aspetto positivo da considerare del campione altoatesino, è quello del rispetto nei confronti degli altri. Sinner è una persona abbastanza modesta; infatti, dopo la vittoria, pur volendo andare a trovare i suoi genitori, avendo scoperto che nella località di residenza dei familiari c’era stato un incidente con tre persone rimaste uccise, per rispetto non è partito, per evitare di togliere parte dell’attenzione pubblica alla tragedia accaduta, dimostrando sensibilità, una dote che consente di entrare positivamente in relazione con le persone. A proposito di rispetto verso il prossimo, in classe abbiamo parlato di una frase che ha detto Sinner, cioè: “Se perdo contro un avversario più forte di me gli stringo la mano e torno ad allenarmi”. Questa può essere considerata una lezione di vita, perché non ci si deve abbattere mai, né ci si deve fermare davanti alle difficoltà, ma sforzarsi di superarle, rialzandosi e andando oltre dopo una sconfitta. Abbiamo anche detto che non impegnarsi contro un avversario più debole sarebbe come prenderlo in giro, non consentendogli di misurarsi con le sue reali capacità. Però, nei comportamenti mediatici di Sinner non ci sono solo strategie positive; infatti una negativa è stata quella di far aprire il Colosseo per farsi fare una foto con il trofeo recentemente conquistato. Forse non è stata una scelta solo dovuta alla sua volontà, ma di certo mi rimane il dubbio rispetto alla sua legittimità. Secondo me, infatti, è stata una cosa ingiusta, un comportamento celebrativo esagerato, non rispettoso delle persone che fanno ore di fila per visitare il monumento. Comunque, mi piace pensare che Sinner sia un ragazzo umile che, nonostante i suoi grandi successi, abbia mantenuto dei principi di essenzialità, mostrando semplicità e intelligenza. In effetti, sa e dimostra con le sue scelte che i risultati e i traguardi importanti si conquistano impegnandosi ogni giorno. Infatti chi è fortunato ad avere un talento lo deve, comunque, coltivare, lavorando duramente e con costanza.

Emma Paroni

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Secondo me, Jannik Sinner  è un tennista che crede nei valori sportivi,  stringendo comunque la mano  all’avversario e utilizzando  la sconfitta come esperienza utile per apprendere  strategie e  per migliorare in alcuni aspetti , tennistici e umani.

Non pensa tanto alla fama , ma alla sua passione e al rispetto per gli altri.

Il fatto che lui abbia l’invito a Sanremo mi ha fatto subito pensare a questo, ma dopo aver fatto una discussione con il Prof. ho cambiato subito idea perchè con questa scelta è finito sui giornali  ottenendo ulteriore visibilità.

Ma la scelta l’ha fatta davvero lui o qualcun’altro?

Non lo so, ma potrei pensare che , visto il suo contratto con Nike, non sia andato perché non poteva presentarsi al festival con un abbigliamento di altri marchi. 

Per me è una cosa strana rifiutare un invito, ma per lui potrebbe non esserlo, perché un atleta con i suoi successi, generalmente, ha molte opportunità di questo tipo, infatti, per celebrare la sua ultima vittoria, il Colosseo è stato aperto solo per lui, per scattarsi un servizio fotografico commemorativo con il suo trofeo e non è una cosa da poco.

Non sono sicura di questo mio pensiero, perché non conosco realmente i fatti accaduti e non è sicuro che gli articoli di giornale e i servizi in televisione dicano sempre o tutta la verità.

Amelia Bottura 

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