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IL CASO STUDENTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Molti studenti in questi anni si tolgono la vita per colpa del troppo studio e del fallimento dei loro risultati scolastici e dei loro progetti futuri. Uno dei casi più recenti è stato quello di una 19enne che, nei bagni di un'università di Milano, ha deciso di suicidarsi perché la sua famiglia le imponeva degli obiettivi per il futuro che lei pensava di non poter raggiungere e perché si sentiva esclusa dai suoi compagni. Secondo noi la colpa non è tutta dei ragazzi che prendono questa decisione ma anche della famiglia e della scuola che li ha cresciuti. Inizialmente i genitori possono indirizzare i figli nella direzione giusta per la vita ma non possono costringerli a prendere decisioni contro la loro volontà. Per i ragazzi, la scuola non dovrebbe essere un luogo che ti obbliga a studiare per una prova ma un luogo in cui vuoi imparare. Un’altra azione che provoca il suicidio tra ragazzi e studenti è il bullismo e/o il cyberbullismo. Per noi le maggiori cause di questi episodi di isolamento tra ragazzi può essere la mancanza di legame tra genitori e ragazzi; un altro dei motivi che provoca queste decisioni tra giovani, secondo noi, potrebbe essere stata anche la pandemia che ha espanso le difficoltà e il malessere psicologico tra ragazzi.

Angelica Faggiani

Emma Buttarelli

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